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Sanità: con il centrodestra al governo della Regione le assunzioni a picco

Nel corso di una conferenza stampa il Gruppo del Partito Democratico ha presentato i dati riguardanti assunzioni e cessazioni del personale a tempo indeterminato nelle Asl del Piemonte (guarda le slide riassuntive qui).

Fino al 2019 si tratta di dati forniti dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, mentre per quanto riguarda il 2020 e il 2021 i dati sono ricavati da un accesso agli atti che ha fatto il vicepresidente del Consiglio Regionale Daniele Valle in tutte le aziende sanitarie del Piemonte.

“Oggi abbiamo presentato dati inconfutabili – interviene il Presidente del Gruppo Pd Raffaele Gallo – che fotografano tre diverse stagioni dei governi regionali: Cota, Chiamparino e Cirio. Cirio deve spiegarci come mai non è stato in grado di programmare assunzioni che consentissero di mantenere almeno il trend che aveva garantito il governo regionale di centrosinistra. La sanità si fonda sulla qualità del personale e su coloro che vengono inseriti nei diversi settori. E’ inaccettabile che non si sia riusciti a programmare almeno le assunzioni pari al turn over. Oggi abbiamo una sanità decisamente peggiore a causa anche dell’incapacità di programmare le assunzioni in tutti gli ambiti, con evidenza ancora maggiore nel mondo degli amministrativi, un allarme che abbiamo lanciato parecchi mesi fa e che continua a essere inascoltato, ma che rischierà, nei prossimi mesi, di bloccare definitivamente la macchina sanitaria e di farci perdere le occasioni dei fondi europei. Questi numeri fotografano il fallimento della gestione sanitaria della Giunta Cirio, realtà che i cittadini vivono, quotidianamente, sulla propria pelle e che oggi dimostriamo con i fatti”.

“Nonostante le difficoltà del piano di rientro, i dati marcano una differenza evidente tra le stagioni Cota e Chiamparino. I numeri del 2020 e 2021, che abbiamo ricostruito azienda per azienda, dimostrano una scarsa capacità di programmazione sulle assunzioni e la volontà di risparmiare sui tempi indeterminati, attingendo ai tempi determinati straordinari del periodo Covid. Una scelta che ci ha resi poco competitivi in pandemia, quando ci si strappava medici e infermieri tra pubblico e privato, tra regione e regione, e che ora ci lascia in ginocchio di fronte alla ripresa della pandemia e all’esplosione delle liste d’attesa” dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

“Al di là dei tanti annunci a cui ci ha abituati questa Giunta – afferma il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi – è evidente un dato macroscopico: quando governa il centro-sinistra si assume personale, quando governa la destra, invece, non si sostituiscono nemmeno i pensionamenti. Ogni volta che si entra nel merito dei dati reali si scoprono i bluff della Giunta Cirio. L’IRES aveva già certificato nel 2020 come il Piemonte avesse perso circa 4mila unità tra il 2009 e il 2018 con una delle performance peggiori rispetto alle altre regioni del nord Italia. C’è solo un modo per affrontare questa criticità come continuiamo a chiedere dall’inizio della legislatura: un piano straordinario di assunzioni. Non si tratta della soluzione a tutti i problemi, ma della condizione necessaria per potere anche solo provare a ipotizzare strategie di miglioramento del sistema sanitario. Mettiamo il personale nella condizione di operare meglio, avere carichi di lavoro sopportabili, di poter andare in ferie, soprattutto dopo questi anni faticosi e in vista di ciò che ci attende. Con più personale, inoltre, le strutture saranno nelle condizioni di recuperare visite e prestazioni. In alternativa si darà sempre più spazio ad una privatizzazione strisciante che garantisce prestazioni in tempi più consoni, ma è accessibile solo a chi ha possibilità economiche”.

Dall’analisi dei dati presentati alla stampa è emerso che per per Novara i punti più critici sono il dato negativo sui dirigenti medici dell’ASL di Novara (-23 nel 2021) e quello negativo sugli infermieri dell’AOU Maggiore (-37 nel 2021).

Su questi dati il vicepresidente della commissione sanità e consigliere di riferimento del territorio, Domenico Rossi dichiara: “Senza personale non ci sono servizi sanitari. Il gap negativo va recuperato al più presto per evitare riduzione di servizi e allungamento delle liste d’attesa. Approfondirò il tema con i direttori per comprendere le dinamiche che stanno dietro questo fenomeno già da tempo denunciato dalle sigle sindacali”.  

Clicca qui per il dettaglio relativo alla provincia di Novara

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