«Le parole del nuovo procuratore generale Lucia Musti, così come quelle del suo predecessore, Francesco Saluzzo sono un monito per ciascuno di noi. La lotta alle mafie non deve essere delegata a magistratura e forze dell’ordine. Si tratta di un insegnamento che dovrebbe essere oramai acquisito, ma che ancora non trova piena applicazione nella realtà» la dichiarazione del nuovo Presidente della Commissione Legalità del Consiglio Regionale Domenico Rossi (PD) che aggiunge «tutti i settori della società, e in primis le istituzioni, devono farsi carico della soluzione al problema della mafie, che passa non solo dalla repressione, ma dalla costruzione di una società guidata dallo spirito della Costituzione: i diritti al posto dei favori, la giustizia al posto della prepotenza. Tutti devono fare la propria parte prima di tutto per evitare che il problema venga sottovalutato o delegato e poi per far crescere cultura e pratiche di legalità democratica in tutti i settori».
Rossi ricorda come «in Piemonte, come emerso anche ieri, c’è mafia, ma anche una forte tradizione antimafia: penso a figure come Carlo Alberto Dalla Chiesa, Mauro Rostagno, Bruno Caccia, Giancarlo Caselli, don Luigi Ciotti, all’esperienza di Libera e all’impulso dell’Università. Occorre fare sistema e rafforzare gli anticorpi» e rilancia «la Regione può aumentare il suo impegno e cercherò, come presidente della Commissione Legalità, di aiutare l’istituzione in questo senso. Serve maggiore consapevolezza su quanto accaduto in questi decenni in Piemonte, ma anche creare contesti in cui questa consapevolezza si diffonda. Penso alla collaborazione tra Regione Piemonte e Avviso Pubblico, ad esempio, che potrebbe generare momenti di formazione per gli amministratori e dipendenti della pubblica amministrazione. Così come credo la commissione potrà essere di aiuto per affrontare temi complessi come quelli del caporalato o della situazione delle carceri. Credo sia importante che dal nostro lavoro emergano indirizzi e proposte per la Giunta per rendere la nostra azione il più incisiva possibile. Ascolto, analisi e proposte: questo sarà il nostro metodo di lavoro.
Sono certo che non mancherà la collaborazione del Presidente Cirio e di tutte le forze politiche per un lavoro necessario e utile per i nostri cittadini».