Un incontro per tracciare un bilancio sulla gestione dei beni confiscati alla mafia nella Regione Piemonte. Un momento di confronto, organizzato da Libera Piemonte, giovedì 16 aprile, alla Fabbrica delle “e” a Torino, ciò che è stato fatto, ma soprattutto ciò che resta da fare.
Portando i saluti del Consiglio Regionale del Piemonte, ho voluto ricordare prima di tutto il lavoro che proprio l’assemblea a svolto in questi mesi stimolando la giunta sulle politiche della legalità e della trasparenza. L’adesione ad Avviso Pubblico, così come l’approvazione della mozione che sancisce il ripristino della Commissione Antimafia nello scorso dicembre, o ancora l’approvazione nelle more della legge 77 sulla semplificazione dell’inasprimento delle sanzioni per i cavatori che scavano oltre il lecito, infine l’impegno della Regione che si è fatta carico del Castello di Miasino dando il via a quel percorso di riusi sociale che ora deve impegnare anche le migliori forze della società civile.
In un momento non certo semplice sotto il profilo delle risorse e della capacità di investimento degli enti pubblici è la politica a doversi fare carico della ricerca delle soluzioni. Serve saper individuare e leggere i problemi, così come è fondamentale la capacità di progettare e pensare a soluzioni che mettano al centro le buone idee. La Regione ha saputo interpretare la situazione del Castello di Miasino: acquisendo il bene ha trasformato quello che era identificato come un paradigma negativo in un percorso positivo che è però appena cominciato. Ora è necessario mettere a a sistema tutti i soggetti e le forze del territorio che possono contribuire al riuso sociale della struttura, penso proprio a Libera, ma anche alle tante realtà pubbliche, private e del terzo settore che vivono attivamente l’impegno per la legalità.
Le parole di Don Ciotti, come spesso accade, riassumono il senso di quanto ci attende: la battaglia per la liberazione dalle mafie non è ancora finita. Per questo ci rimbocchiamo le maniche. Ci sono situazioni in cui ci si ricarica le pile: questa mattina è stata certamente una di queste!