L’assessore Marnati farebbe bene a confrontarsi con i suoi colleghi e con i tecnici della Regione prima di dichiarare agli organi di stampa che nessuna dose di vaccino viene sprecata.
Oltre alle segnalazioni che molti consiglieri ricevono, la notizia è stata confermata ufficialmente durante la Commissione sanità di giovedì 25 marzo nel corso della quale si è tenuta l’audizione del Commissario alla campagna vaccinale dott. Rinaudo (leggi qui). E’ stato spiegato con chiarezza, in particolare dal dott. Testi, che il Piemonte ha messo in campo due strategie per ovviare al problema delle defezioni che oscillano tra il 15 e il 30%: l’overbooking (si prenotano più appuntamenti delle dosi disponibili quel giorno) e la “panchina lunga” (in tre momenti della giornata, mattina, metà giornata, pomeriggio, le ASL verificano il numero delle rinunce e chiamano al telefono quelli del giorno dopo). Ma entrambe questi strumenti non permettono una gestione “alla singola dose”, soprattutto nella fase di fine turno non indenne da rinunce, pertanto può accadere che alcune dosi non vengano utilizzate. Ma, mentre per i vaccini Moderna e AstraZeneca questo non costituirebbe problema, perché le dosi avanzate vengono riutilizzate il giorno successivo, lo stesso discorso non vale per le dosi del vaccino Pfizer, che non possono essere conservate per un periodo superiore a 6 ore dopo la diluizione. Nessuno afferma che si sprecano tante dosi, ma, il meccanismo scelto non garantisce l’utilizzo al 100% e in questo periodo particolare con i tanti sacrifici chiesti ai cittadini e le scuole chiuse, anche lo spreco di una sola dose è inaccettabile.
Fosse solo una questione di punti di vista tra me e lui sarebbe di poco interesse… Ma qui ci sono in ballo delle vite.
Non possiamo permetterci di ridurre il confronto politico in chi propone e chi boccia, è il momento di pensare solo alla cosa da fare per i piemontesi. Per questo anche le dichiarazioni ai giornali vanno fatte con contezza. Se all’assessore non piace la proposta della lista di riserva, già adottata da altre regioni, ne faccia un’altra, ma che funzioni.
Marnati avrà certamente più dimestichezza con il tema dei tamponi, di sua stretta competenza, si occupi di quello: è un versante su cui c’è ancora molto da fare per allineare il Piemonte alle performance delle regioni più virtuose e garantire un sistema di tracciamento adeguato a fronteggiare l’emergenza. Ancora negli ultimi 7 giorni il confronto con due regioni “simili” come il Veneto e l’Emilia Romagna ci vede ancora ultimi: 23.014 tamponi piemontesi contro i 29.763 dell’Emilia e i 39.016 del Veneto. Con una differenza ancora maggiore nei tamponi molecolari: 9.884 nostri contro i 18.000 circa delle altre due regioni. E’ così da mesi, purtroppo.