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Il Piemonte volta pagina

Il Piemonte volta pagina

Ti piace il Piemonte delle liste d’attesa infinite per una visita medica? Ritieni giusto che ci siano sempre meno treni e autobus per spostarsi? Sei contento di veder sorgere capannoni senza un minimo di controllo e programmazione con un indiscriminato consumo di suolo e un traffico sempre più congestionato? Io no! 

Io credo sia necessario un cambio di passo. Voglio scrivere un nuovo capitolo per il Piemonte e per la Provincia di Novara.
Per questo mi candido alle elezioni regionali del prossimo 8 e 9 giugno.

Per un Piemonte più giusto e solidale. Per una sanità che dia le risposte che le persone si aspettano. Per uno sviluppo amico dell’uomo e della natura che non lasci pesanti eredità alle future generazioni.

E tu? Vuoi voltare pagina? Insieme si può!

La sanità pubblica volta pagina

Liste d’attesa infinite per le visite specialistiche, scarsi investimenti per nuove assunzioni e conseguente ricorso a medici gettonisti, programmazione carente, stop alla costruzione dei nuovi ospedali… e si potrebbe continuare. La sanità pubblica piemontese vive in un costante stato di emergenza da quando governa la Giunta Cirio che sembra aver già dimenticato la dura lezione della pandemia. 

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Occorrono più investimenti, un serio piano di assunzioni, una programmazione che valorizzi il personale e per realizzare strutture moderne ed efficienti a partire dalla Città della Salute di Novara.

Il trasporto volta pagina

Il Piemonte perde il treno dell’efficienza del trasporto pubblico locale. I tagli della destra all’agenzia per la mobilità e ai finanziamenti per i servizi minimi di trasporto pubblico si riversano sui pendolari, soprattutto quelli delle aree marginali, così come sul sistema economico e turistico come nel caso del collegamento Novara-Malpensa.  

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Diciamo basta agli annunci: quante le promesse di riapertura delle linee Novara-Varallo e Arona-Santhià? La Regione deve farsi carico di una razionalizzazione e del potenziamento dei trasporti, in particolare ferroviari, guardando ai territori periferici, potenziando l’interscambio e prevedendo l’adozione di biglietti unici anche con condizioni agevolate.

La legalità volta pagina

Il primo atto della legislatura guidata da Cirio è stato l’arresto dell’assessore Roberto Rosso per scambio politico-mafioso a cui non è seguito un adeguato impegno da parte della Giunta … Ma i segnali di sottovalutazione del fenomeno sono stati molti a partire dal mancato rifinanziamento, per tre anni consecutivi, della legge per il riuso sociale dei beni confiscati. 

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Un presidio serio nella lotta alle mafie parte da un controllo puntuale dei cantieri e dei subappalti sulle grandi opere. La politica deve anche dare segnali chiari passando dalla restituzione dei beni confiscati: un simbolo di una democrazia che funziona come nel caso della torretta di Borgomanero, oggi centro antiviolenza intitolato a Emanuela Loi, o come ci auguriamo diventi il Castello di Miasino di cui seguo costantemente l’iter.

La tutela dell'ambiente volta pagina

Consumo di suolo da record e scarsa programmazione. Il governo del centrodestra non ha garantito equilibrio tra interessi di specifici settori, ad esempio quello della logistica, e tutela dell’ambiente e del paesaggio come nel caso di caso Pernate. Non solo, dove c’erano strumenti efficienti sono stati depotenziati: è successo con il piano cave che nei prossimi 10 anni concede di estrarre il triplo del decennio precedente. Se si aggiunge lo scarso impegno sulla transizione ecologica e un “pizzico” di negazionismo climatico il quadro è sconfortante.  

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! La regione non deve abdicare al ruolo di programmazione anche per supportare i Comuni, specie quelli più piccoli, su questioni tanto complesse. Non si tratta di contrapporre ambiente e lavoro o sviluppo, ma di abbandonare pratiche sbagliate, che lasciano pesanti eredità alle future generazioni, e scegliere nuovi modelli, investire sulla Bioeconomia e adottare pratiche circolari che tengano insieme cura del pianeta e cura dell’uomo.

Il welfare volta pagina

Il dramma della pandemia da Covid-19 ha messo in luce anche i nervi scoperti del sistema di welfare. Ricordiamo i tardivi interventi sulle residenze per anziani ma anche le conseguenze economiche del lockdown che ha fatto emergere marginalità, lavoro povero e fragilità. Non c’è stata alcuna risposta strutturale e organica da parte della destra di governo troppo impegnata con interventi di bandiera, quali Allontanamento Zero, la creazione di un fondo “Vita Nascente” o  a scellerata abrogazione della legge per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. 

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Il Partito Democratico già dai banchi dell’opposizione ha proposto un programma di intervento sul disagio e sulle criticità sociali con tanto di coperture economiche. Gli interventi spot non bastano, occorre operare sulle cause investendo risorse e rafforzando il sistema di welfare.

E tu? Vuoi voltare pagina? Insieme si può

La sanità volta pagina

Liste d’attesa infinite per le visite specialistiche, scarsi investimenti per nuove assunzioni e conseguente ricorso a medici gettonisti, programmazione carente, stop alla costruzione dei nuovi ospedali… e la lista potrebbe continuare. La sanità pubblica piemontese vive in un costante stato di emergenza da quando governa la Giunta Cirio che sembra aver già dimenticato la dura lezione della pandemia. 

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Occorrono più investimenti, un serio piano di assunzioni, una programmazione che valorizzi il personale e per realizzare strutture moderne ed efficienti a partire dalla Città della Salute di Novara.

Il trasporto pubblico volta pagina

Il Piemonte sta perdendo il treno dell’efficienza del trasporto pubblico locale. I tagli all’agenzia per la mobilità e ai finanziamenti per i servizi minimi di trasporto pubblico si riversano pesantemente sulla vita di migliaia di pendolari, soprattutto quelli delle aree più marginali, così come si ripercuote sul sistema economico e turistico come nel caso del collegamento Novara-Malpensa sempre trascurato dall’esecutivo.  

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Diciamo basta agli annunci del centrodestra: ve lo ricordate quante volte avrebbe dovuto riaprire la linea Arona-Santhià sospesa dal 2012 dalla Giunta Cota? La Regione deve impegnarsi in una razionalizzazione del sistema che passi anche dall’adozione di biglietti unici e potenziamento dell’interscambio tra i diversi mezzi pubblici. Soprattutto è fondamentale agire affinché il Governo aumenti il fondo per il trasporto pubblico locale per favorire gli investimenti anche sulle tratte gestite da RFI.

La legalità volta pagina

Il primo atto della legislatura guidata dal Presidente Cirio è stato l’arresto dell’assessore Roberto Rosso per scambio politico-mafioso a cui non è seguito un adeguato impegno da parte della Giunta che ha solo promesso un codice etico e corsi di formazione per i dipendenti… Ma i segnali di sottovalutazione del fenomeno sono stati molti a partire dal mancato rifinanziamento, per tre anni consecutivi, della legge per il riuso sociale dei beni confiscati. 

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Da un lato è necessario un presidio serio sul tema della lotta alle mafie pensando, ad esempio, ad un controllo puntuale dei cantieri e dei subappalti sulle grandi opere. Dall’altro la politica deve dare segnali chiari anche passando dalla restituzione dei beni confiscati alla società civile, simbolo di una democrazia che funziona. Per questo ho lavorato per il riuso della torretta di Borgomanero, oggi centro antiviolenza intitolato a Emanuela Loi, e monitoro costantemente il recupero del Castello di Miasino.

La tutela dell'ambiente volta pagina

Consumo di suolo da record e carenza di programmazione. Il governo del centrodestra non ha garantito un equilibrio tra gli interessi di specifici settori, ad esempio quello della logistica, e la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del suolo (vedi il caso Pernate). E dove c’erano strumenti efficienti sono stati depotenziati come nel caso del piano cave che nei prossimi 10 anni concede di estrarre il triplo del decennio precedente. Se a tutto questo si aggiunge lo scarso impegno sulla transizione ecologica e un “pizzico” di negazionismo climatico il quadro è sconfortante.  

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! La regione non deve abdicare al ruolo di programmazione e deve essere di supporto ai Comuni, specie quelli più piccoli, su questioni tanto complesse. Non si tratta di contrapporre ambiente e lavoro o sviluppo, ma di abbandonare pratiche sbagliate, che lasciano pesanti eredità alle future generazioni, e scegliere nuovi modelli, investire sulla Bioeconomia, e adottare pratiche circolari che tengano insieme cura del pianeta e cura dell’uomo

Il welfare volta pagina

Il dramma della pandemia da Covid-19 ha messo in luce tutti i nervi scoperti non solo del sistema sanitario ma anche di quello del welfare. Ricordiamo i tardivi interventi presso le residenze per anziani ma anche le conseguenze economiche dello stress test del lockdown che ha fatto emergere problemi di marginalità, lavoro povero e fragilità. Non c’è stata alcuna risposta strutturale e organica da parte della destra di governo troppo impegnata con interventi ideologici e di bandiera, quali Allontanamento Zero, la creazione di un fondo “Vita Nascente” o l’abrogazione della legge per il contrasto al gioco d’azzardo patologico che interessa circa 20mila famiglie in Piemonte spesso nelle fasce più deboli della popolazione. 

Non è questo il Piemonte che vogliamo, voltiamo pagina! Il Partito Democratico già dai banchi dell’opposizione ha proposto un programma di intervento sul disagio e sulle criticità sociali con tanto di coperture economiche. Gli interventi spot non bastano, occorre operare sulle cause investendo risorse e rafforzando il sistema di welfare.

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