Durante la campagna elettorale del 2019 ho portato con me una valigia, che abbiamo chiamato “la valigia dei sogni”. Lì dentro ho raccolto i desideri, le richieste e le proposte di centinaia di persone che hanno partecipato attivamente agli incontri. Ne è nato un dialogo che ho cercato di tenere vivo in questi anni, segnati drammaticamente dalla pandemia, che ha imposto una drastica diminuzione degli incontri in presenza, ma anche la necessità di rivedere completamente il nostro stile di vita e le nostre priorità.

In queste poche pagine ho provato sintetizzare le battaglie portate avanti in questa legislatura da consigliere di minoranza, durante la quale ho provato, insieme ai colleghi, ma anche grazie alle tante persone che mi sostengono, ad arginare gli errori di una destra cinica e arrogante e, nello stesso tempo ho avanzato proposte per costruire “il Piemonte del noi”.

Mi sono speso con passione per la difesa e il rilancio della sanità pubblica, perché anche la nostra regione si facesse carico della sfida ecologica, per la promozione della cultura della legalità, per uno sviluppo amico dell’uomo e dell’ambiente e per una maggiore giustizia sociale. Su ognuno di questi temi sui quali sono emerse profonde differenze tra la destra che guida la regione e la visione del futuro che ha animato la mia attività e quella del Partito Democratico. Dopo cinque anni di governo del Presidente Cirio abbiamo un Piemonte che ha fatto diversi passi indietro, a partire dalla sanità e il prezzo lo pagano soprattutto i cittadini più fragili. Quello che non cambia è la necessità di non arrendersi e di continuare a lottare per un mondo migliore a partire dal Piemonte che può e deve voltare pagina.