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La sanità è uno degli ambiti più complessi nell’ambito delle politiche regionali. Il suo funzionamento, inoltre, rappresenta circa l’80% dell’intero bilancio della Regione. Con le giuste politiche sanitarie prima di tutto rispondiamo al diritto alla salute dei cittadini. Un bisogno di salute che si sta trasformando profondamente e che la politica deve sapere interpretare per fornire le giuste risposte.

La sanità piemontese è stata falcidiata in questi anni e necessità di interventi a più livelli:

  1. sarà necessario superare le inefficienze
  2. governare le liste d’attesa
  3. integrare gli aspetti sanitari con le politiche sociali
  4. sviluppare e far crescere una medicina del territorio capace di dare risposte di prossimità.

A Novara, in particolare, dovremo portare avanti il progetto della “città della salute” sul quale erano già state individuate le risorse anche a livello nazionale. Si tratta di un’opera necessaria per la città e strategica per l’intero Piemonte.

Il futuro del nostro Ospedale dipende dalla città della salute. Sotto diversi aspetti l’attuale struttura è insostenibile (si pensi al costo energetico, ad esempio) e non permette uno sviluppo e una crescita delle attività. La città della salute e della scienza permetterà di realizzare a Novara un ospedale ad alta specializzazione, all’avanguardia da un punto di vista medico e tecnologico, punto di riferimento per l’intero nord-ovest.

Particolare attenzione, in questo processo, dovrà essere posta su alcuni aspetti. In particolare:

  1. la destinazione dell’area che attualmente occupa l’Ospedale “Maggiore della carità”. Su questo aspetto sono convinto che si dovrà mettere in campo un processo di democrazia partecipativa che coinvolga tutta la città, dalle istituzioni al singolo cittadino. Siamo nell’epoca in cui progetti e opere che trasformano un territorio in maniera significativa devono essere ideati e realizzati con il coinvolgimento diretto della maggior parte dei cittadini.
  2. Il corretto svolgimento dei lavori di realizzazione della città della salute. Si tratta di un progetto di circa 350 milioni di euro che attirerà sul nostro territorio anche gli interessi della criminalità organizzata. Le istituzioni dovranno vigilare affinché i lavori vengano svolti nella massima correttezza, trasparenza e legalità.
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