Ancora un rinvio per la Città della Salute di Novara: ora basta minimizzare. Cirio e Icardi spieghino l’ennesimo fallimento

Ancora un rinvio. Lo spostamento dei termini del bando per la realizzazione della Città della salute di Novara è un fatto grave che palesa una situazione critica mettendo a rischio un’opera fondamentale per tutto il quadrante nord orientale del Piemonte. A maggior ragione considerando che, di fatto, la deroga è a data da destinarsi: si prevede, infatti, un periodo di confronto con i gruppi interessati fino al 31 dicembre, e poi? Quanto tempo avranno i soggetti interessati per presentare le loro offerte? Perché non è possibile determinare una scadenza definitiva?

I tentativi dei mesi scorsi di minimizzare i tanti problemi che hanno caratterizzato l’iter burocratico unito alla sottovalutazione degli stessi ci ha portati a questo punto. Ora non bastano più le generiche rassicurazioni dell’assessore o rimandi a tecnicismi giuridici. E’ il momento di dare spiegazioni chiare e puntuali sui quali siano i problemi legati al bando: sono di natura economica? Il progetto non è appetibile? Perché persistono difficoltà nonostante un nuovo piano finanziario che ha previsto un aumento di risorse pari a 100 milioni di euro? Sulla base di quali elementi questa può essere considerata l’ultima rinvio? I cittadini novaresi hanno il diritto di sapere se ci sono stati errori nella predisposizione del nuovo piano economico-finanziario o se ci sono questioni di altra natura.

Sono domande a cui il Presidente Cirio, l’assessore Icardi e la stazione appaltante devono dare delle risposte puntuali e immediate. Per questo chiederò la convocazione di una Commissione Sanità urgente su questo tema… di tempo ne abbiamo già perso troppo grazie alla gestione inconcludente di questa giunta regionale. 

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