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Bene lo stralcio dal Pare della cava di Druento, ma il Piemonte rischia di diventare una groviera

Il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle e il Segretario Pd Piemonte Domenico Rossi: “Il Piano Cava apre la strada a uno scempio paesaggistico e ambientale: si esporti in tutto il Piemonte la battaglia dei No Cava di Druento

«Lo stralcio dal PRAE-Piano Regionale per le attività estrattive della nuova cava di Druento (Zona Misterletta) è una vittoria del buon senso e della battaglia portata avanti dai cittadini e dal Comitato No Cava. Il nuovo polo estrattivo avrebbe deturpato 66.000 metri quadri di terreni agricoli ai confini con il Parco della Mandria. Uno scempio paesaggistico e ambientale tale che anche la maggioranza di destra in Consiglio regionale è dovuta correre ai ripari approvando anche l’Ordine del giorno presentato dal Pd con cui chiedevamo l’immediato blocco dell’insediamento della nuova cava. Ma questa vicenda ha evidenziato i gravi difetti del Piano Cave, scritto dalla Giunta con il solo scopo di compiacere le imprese del settore estrattivo e che rischia di trasformare il Piemonte in una groviera. Nei prossimi 10 anni, infatti, si potranno estrarre 300 milioni di metri cubi di terreno, il triplo del decennio precedente. Numeri abnormi non giustificabili, visto che non abbiamo all’orizzonte straordinari investimenti in opere pubbliche e infrastrutture. E i cittadini potranno scoprire che si sta scavando un nuovo bacino estrattivo vicino alle loro abitazioni o che si sta ampliando una cava esistente senza esser stati in alcun modo informati preventivamente. Per questo auspichiamo che altrove in Piemonte, su esempio di quanto accaduto a Druento, possano nascere comitati di cittadini pronti a difendere le ragioni dei loro territori. Il PRAE dovrà essere discusso e approvato in Consiglio regionale. C’è tempo e modo per evitare nuovi scempi».

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