“Qual è stato il ruolo della Regione Piemonte, dell’Assessore Marrone, del Circolo dei Lettori nell’erogazione di risorse regionali a enclave serbe del Kosovo? È vero quanto si legge sul sito di estrema destra Kulturaeuropea, ossia che i Circoli dei Lettori di Torino e di Novara avrebbero donato e spedito del materiale, grazie all’aiuto dell’Assessore Marrone, alle comunità serbe in Kosovo? Quali sono i bandi di riferimento? Quali le procedure seguite?”. Domande che restano senza risposta perché i question time presentati (leggi l’interrogazione di Rossi qui e quella di Grimaldi qui) dal Vicepresidente della Commissione Sanità (PD), Domenico Rossi, e dal Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, sono stati dichiarati inammissibili dal Presidente del Consiglio Regionale.
“Vorremmo proprio che il Presidente dell’Assemblea spiegasse le ragioni dell’inammissibilità. E soprattutto che ci rassicurasse sull’autonomia della sua scelta. Non vorremmo che, dopo le incursioni di Marrone nelle deleghe dei colleghi di Giunta, il ‘nostro’ si cimentasse anche nel ruolo di interprete del ruolo della Presidenza del Consiglio. Non ci stupirebbe, mentre ci stupisce e preoccupa questa sorta di ‘sindrome di Stoccolma’ in cui si sono confinati Forza Italia e Lega nei confronti di Fratelli di Italia”. Sottolinea il consigliere Dem. “Il Regolamento – aggiunge – non si può applicare ‘à la carte’ per non disturbare il manovratore per poi dimenticarsene quando si tratta di tutelare le opposizioni”.
“Non c’è urgenza e attualità politica? Basterebbe ricordare come la collaborazione fra l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale a guida Marrone e la Fondazione Circolo dei Lettori stia assumendo contorni preoccupanti: dalla locandina diffusa per il Giorno del Ricordo all’anteprima del Premio World Heritage Hero con esponenti di estrema destra con, alla presentazione del libro Armenia Cristiana e Fiera, per non dire della firma del tutto irrituale di Marrone stesso a tali iniziative soprattutto in periodo di campagna elettorale” aggiunge il rappresentante di LUV.
“Kulturaeuropa è un sito neofascista che dichiara di voler promuovere ‘l’Europa del Mito e della Tradizione, che dovrà diventare lo spazio imperiale del futuro’, che ospita riflessioni agiografiche su Mussolini, podcast audio e testi dell’ex terrorista dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR) Gabriele Adinolfi e fantasie di complotto costruite e divulgate da siti come QAnon. È accettabile che Fondazioni nate con lo scopo di produrre e diffondere cultura, siano utilizzate come strumento della più reazionaria propaganda? Forse sì… almeno per chi si fa scudo del regolamento per usare le istituzioni a proprio piacimento” concludono i consiglieri. “Così si compromette la credibilità della Fondazione, costruita in anni di lavoro encomiabile, solo per la confusione che l’Assessore Marrone continua a fare tra istituzioni e propaganda politica”.