Dopo due giorni di discussione sulla proposta di legge 144 della giunta sul contrasto al gioco d’azzardo patologico, in cui la maggioranza quasi mai è intervenuta, l’Assessore Marrone prende la parola e la maggioranza si spacca.
Marrone infatti si dissocia dalla revisione della norma dell’Assessore Ricca, che non ha accolto i suoi emendamenti per consentire ai sindaci di contrastare le infiltrazioni della criminalità e per la prevenzione dell’usura. E’ stata occasione per l’esponente di Fratelli d’Italia di ribadire quanto come minoranze sosteniamo, inascoltati, da tempo: il gioco legale non è garanzia di contrasto alle mafie! Ma non è l’opposizione a sostenerlo, bensì i rapporti delle forze dell’ordine e della magistratura, che Lega e Forza Italia hanno volutamente ignorato, intenti nella loro campagna di denigrazione della legge 6/2016 costruita su continue bugie.
E’ evidente che il disegno di legge 144, così come è stata presentata, non solo ha provocato una grave spaccatura tra chi governa la Regione e la società civile, che da mesi manifesta il proprio disappunto, ma è fortemente divisiva all’interno della stessa maggioranza. Tant’è che alla prova del voto segreto sull’emendamento di giunta all’articolo 12 dedicato alla riduzione delle distanze dai luoghi sensibili si palesa la frattura: i consiglieri di FDI non ritirano la scheda come quelli di minoranza, ma tra i 25 votanti (numero minimo perché la votazione fosse valida) due consiglieri (o della Lega o di Forza Italia) si sono astenuti. Solo 23 a favore.
Analoga dinamica sul voto segreto all’articolo 14 sulle limitazioni all’esercizio del gioco relativo agli orari di chiusura e la possibilità per i Sindaci di ampliare gli orari di chiusura: 26 presenti, 24 favorevoli, un astenuto e un contrario.
Una maggioranza divisa e abbandonata a se stessa dal Presidente Cirio, sempre assente dal dibattito in aula..