Cerca
Close this search box.

Novara penalizzata nella ridistribuzione del Fondo Sanitario Regionale: si intervenga sul criterio di assegnazione

“Se guardiamo alla spesa pro-capite per ogni cittadino residente, l’ASL di Novara risulta la più penalizzata tra quelle piemontesi insieme a quella di Cuneo2: dati alla mano (guarda le tabelle qui) la quota per ogni cittadino della nostra provincia è di circa 150 euro sotto la media regionale. Nel 2020 a ciascun novarese sono stati destinati 1.506 euro contro i 1.899 di Vercelli, i 1.774 di Biella e i 1.759 del Vco per rimanere all’interno del quadrante” commenta il vicepresidente della Commissione Sanità, Domenico Rossi, che ha presentato un ordine del giorno in Commissione Sanità per il ‘Superamento del criterio della spesa storica nella ripartizione del Fondo Sanitario Regionale’, uno degli atti cardine della programmazione sanitaria poiché ha l’obiettivo di assegnare le risorse alle Aziende Sanitarie. 

“Il tema della suddivisione del Fondo Sanitario Regionale è al centro della mia attività consiliare fin dalla scorsa legislatura. Di fatto il criterio prevalente usato per la distribuzione delle risorse è quello della spesa storica e questo genera iniquità e inefficienza, perché da un lato si fanno parti diseguali senza fornire una motivazione oggettiva e dall’altra con i fondi di riequilibrio si aggiungono risorse a quelle aziende che hanno più debiti. Finisce che chi è virtuoso come Novara prende di meno all’inizio e nulla dal fondo di riequilibrio” spiega Rossi. “Purtroppo – prosegue il consigliere Dem – devo registrare la situazione per il nostro territorio è peggiorata, perché negli ultimi due anni l’emorragia di risorse sottratte ai servizi sanitari per i cittadini sta aumentando: basta pensare che dal 2019 al  2020 la distanza dalla media regionale è aumentata facendo lievitare la cifra delle mancate entrate, passata da -51  a -57 milioni.” Cifre che rappresentano circa il 10% del bilancio dell’ASL. “Con l’insediamento dell’amministrazione Cirio il segno meno è una costante, mentre nell’ultimo consuntivo della scorsa legislatura l’Assessore Saitta era riuscito ad invertire la tendenza riducendo il gap di 3 milioni di euro” puntualizza il vicepresidente della Commissione Sanità

“Un cortocircuito evidente su cui occorre intervenire al più presto. Durante il piano di rientro non sarebbe stato possibile cambiare il meccanismo, ma ora occorre provvedere, non per arrivare a una ripartizione matematica, ma fondata sui bisogni di salute reali e con un meccanismo che premi i virtuosi, e non il contrario, come adesso. Occorre tenere in considerazione diversi fattori quali, ad esempio, estensione del territorio, la presenza di zone disagiate, esigenze sanitarie particolari, età media della popolazione, presenza di progetti innovativi meritevoli di investimento”.   

“Su questo tema mi auguro ci sia convergenza trasversale e credo che anche i sindaci dei territori più penalizzati dovrebbero far giungere la propria voce al Presidente Cirio e all’assessore Icardi”  – aggiunge Rossi – Io chiederò al presidente della Commissione Sanità di dedicare alcune sedute, anche con uno specifico gruppo di lavoro, a questo tema. Alla Giunta chiedo di commissionare uno studio che elabori un sistema di criteri oggettivi per la ripartizione, di anticipare meccanismi di riequilibrio nei confronti delle aziende virtuose e di programmare  una conversione graduale del meccanismo che richiederà certamente diversi anni”.  

Leggi l’Ordine del Giorno qui

Cerca