La Regione lavori per consentire le visite nelle RSA in sicurezza

“Il prolungarsi del periodo di pandemia impone un intervento urgente sulla dimensione affettiva e relazionale degli ospiti delle RSA. Non è pensabile immaginare un intervento volto alla salute che contempli un isolamento prolungato di diversi mesi.  A maggior ragione è importante per gli ospiti delle RSA che spesso sono persone con malattie croniche o fragilità psico fisiche: per loro l’impoverimento delle relazioni spesso coincide con il peggioramento delle patologie”. Il vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi introduce così l’interrogazione (leggi il testo integrale qui) con cui ha inteso sollecitare l’esecutivo sulla la riapertura delle visite in presenza all’interno delle strutture residenziali per anziani.

“Lo scorso 30 novembre il Ministero ha emanato una circolare con indicazioni operative e dettagli utili a favorire l’accesso dei visitatori nelle RSA covid free, un documento che al momento in Piemonte non trova applicazione” spiega Rossi evidenziando che la situazione pandemica perdurerà ancora per diversi mesi. 

“La Regione non abbandoni  le strutture nella gestione di questo aspetto. E’ vero che  l’Associazione Nazionale Strutture Terza Età del Piemonte (ANASTE) ha espresso perplessità sulle procedure di visita e sulle responsabilità di adozione del provvedimento con una missiva indirizzata all’Unità di Crisi della Regione Piemonte e al momento molte strutture aspettano indicazioni su cosa fare” spiega Rossi.

L’assessore Icardi ha sottolineato (leggi la risposta qui) che, sulla base del DPCM dello scorso 3 dicembre, la responsabilità della riapertura alle visite dei parenti sia esclusiva delle direzioni delle strutture. La Regione, in accordo con le Asl si sarebbe resa comunque disponibile per facilitare tali percorsi ad esempio con l’attivazione di screening quindicinali per ospiti, personale ed estendibili ai familiari.

  “Ne prendiamo atto – conclude Rossi – ma resta il fatto che allo stato attuale, nella quasi totalità delle strutture, nonostante la circolare ministeriale, le visite non siano ancora consentite. Mi auguro che al più presto si ponga rimedio a questa situazione con un occhio di riguardo anche a quelle strutture che accolgono disabili fisici e pazienti psichiatrici”. 

 

Cerca