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I tagli sulla Novara-Domodossola hanno peggiorato il servizio e favorito la diffusione del Covid19

Spiace constatare che nonostante le continue interrogazioni che ho posto, relative alla tratta ferroviaria Novara-Domodossola, non cambia nulla: la situazione non solo non migliora minimamente, ma viene sempre più trascurata a danno dei tanti utenti che si rivolgono a quel servizio.

A poco più di un mese di distanza dalla presentazione viviamo in un altro mondo, siamo in Zona Rossa, il carico dei mezzi pubblici è ridotto, ciò non toglie che la soppressione di due corse pomeridiane abbia aggravato una situazione di per sé difficile con i convogli che nella tratta tra Borgomanero-Novara risultavano costantemente sovraffollati. In alcuni casi, nella tratta da Novara a Domodossola, i pendolari hanno segnalato che il treno era composto da due convogli ma uno era chiuso e inutilizzabile. Oltre al danno la beffa.

Una scelta quella di ridurre i collegamenti che ha avuto anche altre ricadute.

Proprio l’assessore  ha spiegato che il taglio delle corse tra settembre ottobre è stato deciso per questioni di efficientamento.

La scelta sbagliata nel momento sbagliato considerato che eravamo ancora in emergenza Covid-19 e che eravamo consapevoli che sarebbe arrivata la seconda ondata.  Non era difficile prevedere che una riduzione dei treni avrebbe portato a maggiori assembramenti di persona sulle carrozze così come nelle stazioni. Non meravigliamoci se il virus ha dilagato… Era il momento di investire per potenziare il trasporto, ad esempio con servizi bus tra Novara e Borgomanero per distribuire il carico, e rafforzare uno dei fronti potenzialmente più pericolosi per la diffusione della pandemia.

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