La nomina del Capogruppo di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, ad assessore decisa nella giornata di ieri dal Presidente Cirio non solo rappresenta un’occasione persa per rivedere nel suo complesso l’assetto di un Governo Regionale che ha evidenziato evidenti fragilità nella crisi sanitaria che stiamo attraversando, ma rischia di mettere in imbarazzo il Piemonte nell’ambito delle politiche estere.
Oltre alle deleghe precedentemente in capo a Roberto Rosso, infatti, a Marrone è stata affidata anche quella alla Cooperazione Internazionale che, secondo lo statuto regionale (Art.15, comma 2) non è cosa da poco poiché nelle materie di sua competenza la Regione conclude accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato.
Nulla di male, se non che il novello assessore il 14 dicembre 2016 ha partecipato all’inaugurazione del “Centro di rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia” con tanto di discorso di sostegno e benaugurante per il “definitivo riconoscimento internazionale della Repubblica Popolare di Donetsk” come riportano gli organi di stampa.
Un passaggio che non è passato in sordina considerato che la situazione fu oggetto anche di un’interrogazione parlamentare da parte del Partito Democratico, a prima firma Davide Mattiello, la cui risposta, affidata al Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale non lascia margini di interpretazione: “l’orientamento politico è di non riconoscere la legittimità delle sedicenti Autorità di Donetsk e Lugansk, aree sotto il controllo di gruppi separatisti, riaffermando il sostegno alla sovranità dell’Ucraina”.
Alla luce di questi fatti ci chiediamo e lo abbiamo chiesto a al presidente Cirio con una specifica interrogazione, per quali motivi in un contesto di mancata revisione delle deleghe, il Presidente ha deciso di affidare all’assessore Marrone proprio la delega alla cooperazione internazionale. Soprattutto ci rivolgiamo al Presidente per capire se si riconosce nelle posizioni espresse da Marrone sul “riconoscimento internazionale della Repubblica Popolare di Donetsk”, che, ricordiamolo, è un territorio dell’Ucraina occupato e controllato militarmente da un gruppo di separatisti, che hanno dichiarato unilateralmente l’indipendenza, e conseguentemente se questa è la posizione ufficiale Regionale del Piemonte in evidente contrasto con le scelte di politica estera dell’Italia e dell’Unione Europea.
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