l Gruppo del Partito Democratico ha deciso di esprimere voto contrario al Bilancio della Giunta Cirio perché questo documento esprime, complessivamente, una posizione politica nella quale non ci riconosciamo. Rivendichiamo, tuttavia, con forza, il fatto che la nostra linea è stata sempre improntata a un grande senso di responsabilità che ha consentito una rapida approvazione dei documenti economici da parte dell’Aula di Palazzo Lascaris. La grave emergenza sanitaria, economica, sociale che il Piemonte e l’Italia stanno vivendo imponevano che la nostra Regione avesse un bilancio in tempi stretti e, nonostante i nostri documenti, articolati e costruttivi, non siano stati presi in considerazione dal centrodestra, abbiamo voluto evitare posizioni ostruzionistiche.
Nel Bilancio regionale non sono state praticamente inserite nuove risorse specifiche per l’emergenza causata dalla pandemia e non abbiamo ancora capito quali saranno le misure per contrastare la crisi presenti nel tanto annunciato Piano per la competitività che, peraltro, non consentirà interventi immediati e tempestivi. Il Governo attraverso il Decreto “Cura Italia” ha, stanziato 25 miliardi di euro per sostenere imprese, lavoratori autonomi, lavoro, famiglie. La Giunta Cirio, invece, ha previsto soltanto una piccola testimonianza economica.
Le nostre proposte sono state chiare: abolizione dell’Irap, finanziamento immediato per la liquidità delle imprese, attraverso il sistema bancario e le garanzie, modello tranched covered, 15 milioni per il rilancio del turismo, ripristino dei 5 milioni di euro sugli extra-Lea a sostegno dell’assistenza domiciliare. Fortunatamente la nostra azione di queste ultime settimane ha, almeno, reso possibile la modifica del Bilancio, prevedendo la riassegnazione dei 5 milioni agli extraLea, intervento che tocca le fasce più vulnerabili della popolazione, ma su tutto il resto siamo rimasti inascoltati.
Nei giorni scorsi abbiamo, più volte, invitato la Giunta Cirio e tutto il centrodestra a lavorare insieme perché siamo convinti che la ripresa e il rilancio del Piemonte debbano essere realizzati attraverso un impegno e un lavoro condiviso, attraverso uno sforzo e un dialogo che devono prescindere dagli schieramenti politici. Così non è stato. Adesso il Piemonte, grazie anche al Pd, ha il suo Bilancio, ma, come annunciato, riprenderemo con forza la battaglia politica sui temi economici e sociali.
A corollario di quanto condiviso con i colleghi del Gruppo del Partito Democratico, aggiungo solo che il bilancio oggi è stato approvato grazie alle minoranze e nonostante la maggioranza.
Alla piena disponibilità e collaborazione dimostrata dalle opposizioni il centrodestra ha risposto con la prepotenza e la superficialità che ormai contraddistingue la sua attività da inizio legislatura mettendo a rischio così l’approvazione del documento.
Ciononostante abbiamo voluto mantenere una posizione responsabile e consentire il via libera al documento finanziario per il bene del Piemonte, che sta affrontando la peggiore crisi sanitaria della sua storia. Spiace che nonostante questo, non sia stato preso in considerazione nemmeno l’emendamento di merito che ho voluto proporre, con il qualesi sarebbero liberate più risorse per le borse di studio per i medici specializzandi: 50 borse di studio in più sarebbero stato un buon segnale per cominciare a guardare con più fiducia al futuro. Parere negativo senza nessuna motivazione. L’assessore al bilancio ha semplicemente detto che avrebbe bocciato tutti gli emendamenti “per metodo”, senza entrare nel merito degli stessi. Quindi non ci è dato sapere perché non vanno bene e cosa intendono fare.
Per fortuna grazie al provvedimento del governo si sono liberati 25 milioni per il Piemonte che saranno mesi a disposizione per le famiglie, il settore agricolo e le imprese.
Ci sarà modo e tempo, nei prossimi mesi per riprendere tutto questo e per entrare anche nel merito di come Regione Piemonte sta affrontando l’emergenza in corso.