Il presidente di Atc Nord, Luigi Songa, rivendica con orgoglio la sua storia nella destra più estrema, dichiara di simpatizzare per i “ragazzi” di Casa Pound e di non provare alcuna vergogna se lo si chiama fascista. La misura è colma!
Non solo espone simboli del ventennio nel suo ufficio ad Atc ma rilancia con orgoglio le sue idee contrarie alla nostra Costituzione repubblicana ed antifascista: le nostre istituzioni non possono essere governate e amministrate da persone che la pensano in quel modo e che agiscono di conseguenza.
Un caso che assume una rilevanza regionale e su cui chiamo in causa il Presidente Alberto Cirio: non può dichiararsi antifascista ma, al contempo nominare e mantenere in carica persone che la pensano in questo modo. Non può farlo il Governatore e neppure il gruppo della Lega a partire dal Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia che ha voluto presiedere personalmente il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale. Come gruppo PD porremo la questione nel prossimo consiglio regionale. Non possiamo indignarci per le scritte antisemite e frasi di odio e poi accettare affermazioni di questo tipo.
Giunti a questo punto non c’è altra strada, questo signore che è stato nominato dalla Giunta deve essere rimosso dal suo ruolo. Su questo punto proprio il Presidente, la Giunta e tutta la maggioranza si giocano la loro credibilità: se non si muoveranno in tal senso con quale coraggio si presenteranno al prossimo momento in ricordo di quei partigiani che si sono sacrificati per la libertà e la democrazia?
Dopo le ultime dichiarazioni di Songa, lasciarlo alla presidenza di ATC significherebbe offendere il Piemonte, medaglia d’oro al valor civile della Resistenza.