Presentato in Commissione il documento relativo alle valutazioni di Cassa Depositi e Prestiti sulla Città della Salute e della Scienza di Novara

Alla fine la montagna partorì un topolino… Oggi l’Assessore Regionale alla Sanità ha presentato in commissione la tanto attesa relazione sulla congruità del piano economico finanziario relativo alla Città della Salute e della Scienza redatto da Cassa Deposito Prestiti: un documento che non aggiunge nulla a quanto già noto. 

Il testo, arrivato solo poco ore prima della discussione del disegno di legge in aula, senza permettere ai consiglieri un adeguato approfondimento, conferma, infatti la bontà del piano di finanziamento e la precedente verifica del nucleo di valutazione definendolo “ragionevolmente coerente con le condizioni di mercato  per il finanziamento di progetti comparabili”.

L’unico elemento di novità è il suggerimento circa la durate del finanziamento, che da 26 anni dovrebbe essere riparametrato entro i 20 con il conseguente risparmio sugli interessi di natura finanziaria. Questo avrà come conseguenza l’aumento del canone di disponibilità che da 18,5 milioni annui passerà a circa 20. Di conseguenza rispetto al piano attuale l’azienda non sarebbe in grado di coprire l’intero canone con il finanziamento che riceve attualmente dalla Regione che dovrà dovrà coprire le risorse in eccedenza. Questo non sarà necessariamente un problema poiché anche nel consuntivo del Fondo Sanitario Regionale del 2019 e da alcuni anno le aziende sanitarie di Novara (sia AOU sia ASL) sono le uniche, insieme a CN2, a non produrre disavanzo.

Ciò detto, rincresce si siano persi mesi per approvare la legge, a fronte di un piano che, come conferma anche il documento odierno, aveva tutte le caratteristiche richieste. 

Resta anomala l’attenzione rivolta  all’opera novarese, se confrontata con il Parco della Salute torinese. I Piani economici finanziari sono molto simili, con la differenza che l’Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara dispone di un cospicuo patrimonio, che consente di dare ampie garanzie per la sostenibilità finanziaria dell’intervento, a differenza delle Molinette.

 

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