Finalmente la legge regionale che conferma le garanzie per la città della Salute di Novara richieste dal Ministero è stata inserita nella programmazione del Consiglio Regionale. Un risultato importante raggiunto sottoponendo ad una costante pressione l’Assessore e il Presidente: è stata un’opposizione costruttiva che ha spinto la maggioranza a dare priorità a questo tema che, al di là dei proclami, non riceveva la giusta attenzione.
Un passo decisivo per scongiurare la messa a rischio dell’intero progetto, ma ora dobbiamo portare la norma in aula a Palazzo Lascaris al più presto per l’approvazione. Solo allora, infatti, la Regione potrà richiedere ufficialmente il finanziamento al Ministero che ha già dato rassicurazioni sulla pronta erogazione.
Per questo nell’ufficio di presidenza della Commissione Sanità abbiamo deciso di portare il testo in commissione già da lunedì prossimo in modo da accelerare al massimo l’iter.
Con le prime determinazioni in Commissione verranno definite le audizioni, un periodo di due-tre settimane in cui enti, associazioni, cittadini potranno esprimersi sulla legge. Conclusa le audizioni la legge sarà oggetto di discussione generale in entreremo nel merito dell’articolato e verranno eventuali emendamenti.
Solo allora, una volta inserita nella programmazione in aula dai capigruppo, la norma verrà discussa in aula e quindi approvata. In questa fase sarà possibili presentare ulteriori emendamenti, ma trattandosi di un testo di soli tre articoli e lecito aspettarsi tempi contenuti.
Un iter che dovrebbe quindi concludersi entro fine gennaio-metà febbraio salvo ostruzionismi che al momento potrebbero arrivare dal Movimento 5 Stelle che rimane arroccato sulla posizione contraria al Partnernariato Pubblico Privato nonostante sia l’unico percorso possibile per la realizzazione dell’opera come più volte ho avuto modo di precisare. Qualora avessimo avuto la possibilità di scegliere la strada dell’indebitamento diretto o il governo avesse deciso di finanziare interamente l’opera noi saremmo stati d’accordo. Ma non c’è alternativa.
La Regione Piemonte non può aprire nuovi mutui (perché troppo indebitata) e il Governo, pur aumentando le risorse dedicate all’edilizia ospedaliera, non ha intenzione di pagare per intero l’ospedale di Novara. Dunque il PPP era ed è una scelta obbligata se si vuole costruire la città della salute e della scienza di Novara.