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In Consiglio Regionale per tutelare i cittadini e tutto il nord est dei Piemonte

Nella notte è arrivata l’ufficialità della mia riconferma come Consigliere Regionale del Partito Democratico a Palazzo Lascaris. 

Seppure con un ruolo nuovo, quello di consigliere di minoranza, proseguirò con il gruppo del Partito Democratico nel percorso tracciato nella scorsa legislatura. Per il centrodestra, ora al governo, è arrivato il tempo dei fatti. Chiederò immediatamente al nuovo Presidente di esigere una risposta da Roma sulla Città della Salute di Novara: le elezioni sono passate, non c’è più nulla che impedisca al Ministro della salute di dare il via libera al finanziamento dell’opera. Saremo un pungolo costante: da un lato vanno difese le conquiste degli ultimi 5 anni e dall’altro occorre evitare di fare passi indietro. Vigileremo affinché non ci sia, anche a livello regionale, una campagna elettorale permanente, ma ci si impegni per migliorare la vita dei piemontesi, a partire dal trasporto pubblico locale, in particolare dal ripristino per le linee periferiche, e che non si abbassi la guardia su alcune battaglie per cui lotto da sempre: l’attenzione ai beni confiscati, con la speranza che non ci siano passi indietro come accadde con la giunta Cota, il diritto allo studio, l’ambiente e l’economia circolare, l’attenzione ai più deboli e non ultimo la difesa della legge sul gioco d’azzardo patologico su cui il Presidente Cirio ha già dichiarato di voler intervenire indebolendone l’efficacia.

Sono l’unico rappresentante del Partito Democratico di tutto il quadrante Nord Est del Piemonte. Un dato che mi consegna una forte responsabilità amministrativa ma anche politica che riguarda un territorio ampio. Ritengo che la profonda crisi del centrosinistra e più in generale delle forze progressiste in Italia e non solo, debba essere utilizzata per fare un ragionamento serio su come tornare a coinvolgere di nuovo le persone, per immaginare insieme quale proposta elaborare per convincerle che le parole del futuro sono solidarietà, inclusione e rispetto per l’ambiente e non il risentimento verso l’altro. Anche il PD deve trasformare questa sconfitta in una opportunità di rigenerazione.

Io ce la metterò tutta, con la forza e la responsabilità che mi arriva da circa 4.200 preferenze personali raccolte alle urne per cui ringrazio tutti coloro che hanno scelto di credere in me. Ci aspetta un lavoro difficile, cinque anni di opposizione senza sconti a tutela dei cittadini piemontesi. Andiamo avanti, insieme!

 

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