Regione Piemonte accanto ai Comuni per il recupero dei beni confiscati

Per il secondo anno consecutivo la Regione Piemonte, grazie all’impegno del Partito Democratico e della maggioranza in fase di Bilancio, sostiene i Comuni nel percorso di recupero sociale dei beni confiscati con un apposito bando che mette a disposizione complessivamente 150.000 euro, con una quota di cofinanziamento a carico del Comune del 50%.

“Ringrazio la Giunta per aver confermato, anche nel 2018, la propria sensibilità sul tema che auspico si rifletta anche sull’avanzamento dell’iter relativo al riutilizzo del Castello di Miasino” dichiara il consigliere Regionale Domenico Rossi. “E’ fondamentale – prosegue Rossi – che questi beni, una volta confiscati siano davvero restituiti alla società: quelli che restano abbandonati, infatti, rappresentano la resa dello Stato, quelli riutilizzati, invece, sono il simbolo del riscatto civile delle nostre comunità, a maggior ragione se vengono destinati allo scopo di aiutare gli ultimi e i più fragili”. L’utilizzo dei beni confiscati, grazie anche al Bando regionale 2017, ha, infatti permesso di affrontare con più risorse l’emergenza abitativa, di disporre di luoghi dove ospitare iniziative contro la violenza verso le donne, di rafforzare le attività educative e socio-assistenziali, di favorire l’accoglienza dei rifugiati. I 43 Comuni interessati (23 Torino, 1 Alessandria, 4 Asti, 1 Biella, 4 Cuneo, 4 Novara, 3 Vco e 3 Vercelli) hanno tempo fino alle ore 12 del 28 settembre 2018 per aderire al bando ed intervenire su alcuni degli oltre 160 immobili confiscati presenti sul territorio regionale.

“Per quanto riguarda il novarese – aggiunge Rossi – spero che il bando rappresenti l’occasione per favorire il recupero della torretta di Borgomanero, bene storico recentemente acquisito dal Comune”.

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