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Via libera al piano di interventi sull’edilizia ospedaliera

Ancora un decisivo traguardo raggiunto da Regione Piemonte sul fronte delle politiche sanitarie con l’approvazione, in Consiglio Regionale, della delibera sugli interventi di edilizia sanitaria sulla rete ospedaliera tra cui il Parco della salute e della scienza di Torino, la Città  della salute e della scienza di Novara e l’Ospedale Unico Asl Vco. “Una pianificazione che cambierà profondamente l’offerta ospedaliera regionale consentendo servizi di qualità maggiore e contestualmente il contenimento della mobilità passiva” spiega Domenico Rossi, Presidente della Commissione Sanità a Palazzo Lascaris.

Un investimento complessivo di circa 1,5 miliardi di euro, quello previsto dalla delibera, per la realizzazione di opere pubbliche che oltre a rinnovare buona parte degli ospedali piemontesi, rappresenta anche un importante volano economico per il territorio. “In quest’ottica – aggiunge Rossi – ho presentato un Ordine del Giorno finalizzato a dare indicazioni alle stazioni appaltanti affinché venga previsto l’inserimento nei bandi di gara di elementi incentivanti l’utilizzo di materiali riciclati”.

Nel documento allegato alla delibera di consiglio si ricordano le direttive della Comunità Europea e le indicazioni contenute nell’articolo 13 della legge regionale 23/2016 sulla disciplina delle attività estrattive. “Il riciclo dei rifiuti inerti – precisa Rossi, primo firmatario della legge sulle cave – da un lato garantisce maggiore salvaguardia del territorio, limita lo smaltimento in discarica e l’apertura di nuove cave, dall’altro comporta dei vantaggi per le imprese che contengono i costi. E’ noto, infatti, come il mercato dei materiali riciclati sia fermo nonostante le caratteristiche tecniche garantiscano, in alcuni casi, le medesime prestazioni del materiale naturale. Il ciclo del contratto pubblico deve essere anche l’occasione per incentivare pratiche maggiormente ecologiche, riducendo il consumo di territorio e promuovendo pratiche di economia circolare”.

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