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SIA: Sostegno per l’Inclusione Attiva

Il SIA, Sostegno per l’Inclusione Attiva, che oggi ha presentato a Novara il Ministro Giuliano Poletti, configura una valida misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico, condizionata all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico. Ritengo tale misura rappresenti anche una buona risposta al dibattito sul reddito di autonomia che da anni è all’esame della politica e potrebbe anche permettere di superare la disomogeneità delle proposte di legge o delle norme regionali, che io stesso ho sottoscritto nei mesi scorsi in Piemonte. Queste avevano e hanno un senso in assenza di una misura nazionale e servivano per dare una prima risposta a chi non ha i mezzi per sopravvivere nei nostri territori e per spingere il governo ad andare in questa direzione. E’ evidente, però, che una misura nazionale, in questo senso, è certamente auspicabile rispetto a tante norme diverse sui diversi territori. Allo stato attuale, però, le risorse stanziate dal governo sono insufficienti a dare risposta all’ampio bisogno presente nel paese e molte categorie rischiano di restare fuori dal provvedimento di sostegno. Servono risorse aggiuntive sia rispetto a quanto stanziato quest’anno (750 milioni di euro) sia rispetto a quanto previsto per il 2017 (1 miliardo di euro). Le Regioni, in questo contesto, potrebbero integrare quanto stanziato dal governo al fine di includere
maggiori categorie e raggiungere più cittadini nella misura di sostegno.

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