Una mattinata, quella di oggi lunedì 15 febbraio, dedicata all’approfondimento ed al confronto sul caso Eni-Versalis. Dapprima l’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e gli Rsu di Eni e Versalis presso la sede del Partito Democratico a Novara, poi con gli stessi sindacati al tavolo convocato dal Prefetto Francesco Paolo Castaldo. Alla vigilia della discussione dell’Ordine del Giorno, in programma domani a Palazzo Lascaris, l’opportunità di fare chiarezza su un tema centrale per il futuro del nostro territorio. Un dialogo costruttivo con i delegati di Cgil, Cisl e Uil che avremo modo di riprendere e rilanciare anche in Regione Piemonte nelle prossime settimane: come evidenzio nel comunicato del Partito Democratico (per esteso di seguito), non possiamo perdere un patrimonio, che abbiamo ereditato grazie presenza storica dell’Istituto Donegani, che ha prodotto realtà come Novamont o Isagro e più in generale il polo chimico, punto di riferimento per tutto il Piemonte. La crisi evidenziata dai sindacati rispetto al caso Versalis deve diventare l’occasione per una riflessione seria su come immaginiamo il Paese nei prossimi anni. Favorire la ricerca di modelli di crescita in grado di conservare le risorse del pianeta e puntare sulla green economy sono scelte necessarie non solo in termini economici ed ambientali, ma anche strategici e di programmazione.
di seguito il testo del comunicato:
Nella mattinata di oggi, lunedì 15 febbraio, il Prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo ha riunito intorno ad un tavolo a Palazzo Natta le organizzazioni sindacali per un focus sul caso Eni – Versalis. Un’occasione per fare il punto della situazione sugli sviluppi della possibile cessione e condividere i percorsi attivati su più livelli istituzioni per salvaguardare occupazione e un asset strategico per il Paese. «La tematica – spiega il segretario Mauro Gavinelli – vede il Partito Democratico impegnato da tempo su più fronti, come testimonia la recente presenza del Sindaco Andrea Ballarè all’incontro romano promosso dalle segreterie nazionali dei sindacati confederali dei lavoratori chimici, oltre all’attenzione della Provincia di Novara e degli stessi Ecodem». Un impegno ribadito nella giornata di oggi, con la presenza al tavolo in Prefettura della Senatrice Elena Ferrara, dell’Onorevole Giovanni Falcone e del Consigliere Regionale Domenico Rossi.
I Parlamentari Democratici hanno raccolto la richiesta di chiarezza dei rappresentanti sindacali, evidenziando come il tema sia già oggetto di approfondimento e al centro di un percorso legislativo finalizzato allo sviluppo della green economy, concretizzatosi nella recente approvazione del collegato ambiente . «In Senato – ricorda Ferrara – stiamo affrontando il caso Versalis con un’apposita indagine conoscitiva, in Commissione Industria, in cui sono stati ascoltati proprio Eni e parti sociali. Propongo di portare in questa sede anche la voce novarese: la tradizione, l’eccellenza e i risultati del comparto e della ricerca locale rappresentano un punto di vista che non può e non deve essere trascurato». Un interesse comune, dunque, che coinvolge istituzioni, università, realtà economiche e produttive verso un modello di sviluppo più sostenibile, equo e innovativo. Un approccio sempre più condiviso, anche al di fuori dei confini novaresi. Concetto rilanciato dal Consigliere Regionale Domenico Rossi che, sull’argomento, lo scorso dicembre ha presentato un ordine del giorno a Palazzo Lascaris. «La chimica – precisa Rossi – è una straordinaria eccellenza del territorio: un asset su cui l’Italia, il Piemonte e Novara si giocano il proprio futuro. Non possiamo perdere un patrimonio, che abbiamo ereditato grazie presenza storica dell’Istituto Donegani, che ha prodotto realtà come Novamont o Isagro e più in generale il polo chimico, punto di riferimento per tutto il Piemonte. La crisi evidenziata dai sindacati rispetto al caso Versalis deve diventare l’occasione per una riflessione seria su come immaginiamo il Paese nei prossimi anni. Favorire la ricerca di modelli di crescita in grado di conservare le risorse del pianeta e puntare sulla green economy sono scelte necessarie non solo in termini economici ed ambientali, ma anche strategici e di programmazione».