«Non possiamo indebolire le associazioni che contribuiscono con il loro impegno quotidiano al contrasto della tratta e di conseguenza a quello della criminalità organizzata e alla difesa dei diritti inviolabili delle persone». Su questo presupposto il consigliere regionale Domenico Rossi ha presentato un question time all’assessore regionale Monica Cerutti che ha risposto oggi in aula confermando che sono in corso i pagamenti delle quote destinate ai soggetti che aderiscono al progetto “Piemonte in rete contro la tratta” di cui Regione Piemonte è capofila dal 2008. «Molti partner del progetto hanno ridotto il proprio cofinanziamento e per questo motivo è stato necessario reperire le risorse da altri capitoli» ha spiegato l’assessore Cerutti. «Ora, però, è possibile – aggiunge l’assessore – impegnare le risorse, assegnare i fondi e formalizzare le convenzioni relative al periodo luglio 2015-dicembre 2015».
Una risposta diretta alle tante realtà che operano in Piemonte, come Liberazione e Speranza, punto di riferimento per il progetto nel novarese. «L’assessore – precisa Rossi – ha inoltre chiarito che in merito alla seconda proroga, luglio 2014 – dicembre 2014, sono stati emessi tutti gli atti di liquidazione e in questi giorni la ragioneria ha provveduto ad emettere tutti i mandati. Analogamente anche per il periodo gennaio 2015 – giugno 2015 stanno per essere accreditati i fondi sulla base delle rendicontazioni e che gli uffici stanno predisponendo la liquidazione».
Buone notizie, dunque, anche se concordano Rossi e Cerutti, resta da sciogliere il nodo relativo al Piano nazionale anti tratta. «Uno strumento necessario – conclude Rossi – su cui ho presentato un’apposito ordine del giorno affinché la Regione si attivi presso il Governo».