“Se un testimone di giustizia del valore di Pino Masciari arriva a descrivere la sua condizione e quella della sua famiglia con parole che parlano di svilimento, isolamento e paura siamo di fronte a un fallimento delle istituzioni a cui porre rimedio con urgenza. Chi denuncia coraggiosamente e si affida allo Stato ha diritto alla piena sicurezza in percorsi caratterizzati dalla massima cura e umanizzazione. I testimoni di giustizia sono costruttori di democrazia e testimonianza esemplare per la lotta alle mafie”. Lo afferma Domenico Rossi, Presidente della Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi del Consiglio Regionale del Piemonte, dopo l’audizione odierna dedicata al testimone di giustizia Pino Masciari.
“Pino ha avuto la forza e il coraggio di denunciare le maggiori famiglie di ‘ndrangheta. Dalle sue denunce sono scaturite condanne importanti per i vertici dell’organizzazione e di persone colluse all’interno delle istituzioni. Una scelta che risale a trent’anni fa ma si ripercuote ancora oggi sulla sua vita e quella dei suoi cari” spiega Rossi.
“Durante l’audizione è emerso che ci sono condizioni di pericolo attuali per Pino Masciari e la sua famiglia. Lo testimoniano le parole del collaboratore di giustizia Andrea Mantella, quanto emerso dalla recente inchiesta Factotum e la costituzione come parte civile di Pino Masciari in diversi processi nei confronti della ‘Ndrangheta” sottolinea il Presidente.
“Abbiamo ascoltato con preoccupazione la denuncia di Pino Masciari sul silenzio delle istituzioni da cui non riceve risposte e sulle modifiche subite dal suo sistema di tutela. La risposta dello Stato a Pino Masciari non riguarda solo il singolo caso, ma rappresenta un messaggio per tutti coloro che si trovano nella condizione di poter denunciare e troppo spesso non lo fanno. Anche per questo e al fine di interrompere l’isolamento e garantire la piena sicurezza, presenteremo un Ordine del Giorno a sostegno di Pino Masciari e di tutti i testimoni di giustizia. Chiederemo ai presidenti Nicco e Cirio di dare voce alle preoccupazioni della commissione in tutte le sedi preposte” conclude Rossi.