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Per la destra in Regione un bilancio di passi falsi e scelte mancate

Ancora una volta la destra non va oltre la propaganda e boccia l’emendamento che ho presentato per allargare la platea dei destinatari delle azioni per la prevenzione e il contrasto a bullismo e cyberbullismo.

Una scelta che impedisce ai contesti educativi extra-scolastici come le società sportive, le associazioni o gli oratori, di ricevere finanziamenti per portare avanti presidi educativi a contrasto di uno dei fenomeni più complessi del nostro tempo.

Cirio, la giunta e la maggioranza hanno perso un’occasione per dimostrare che il Piemonte è all’avanguardia sul tema, ma che soprattutto lascia senza punti di riferimento tanti ragazzi e le loro famiglie.

Un passo falso che fa il paio con la decisione di bocciare un emendamento da 150mila euro per rifinanziare la legge 41/1985 relativa agli interventi di recupero e di restauro di monumenti partigiani o legati alla lotta di Liberazione. Sarebbe stato un segnale importante in un clima di revisionismo storico portato avanti dalla destra e dal governo. Prendiamo atto, purtroppo, che la maggioranza piemontese non prende le distanze dalle posizioni di Meloni e La Russa. Torneremo a riproporre l’emendamento nel bilancio di assestamento: non c’è zona del nostro Piemonte in cui non sia stato sparso il “sangue resistente”, e ora che i testimoni stanno scomparendo, abbiamo il dovere morale di rendere ‘vivi’ i luoghi della Memoria.

BILANCIO. IL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE E IL CAPOGRUPPO IN CONSIGLIO REGIONALE (PD): “UN BILANCIO DI CUI NON RESTERÀ NULLA: SOLO DEBITI DA PAGARE, TAGLI E PROMESSE”

I consiglieri regionali del Pd: “Abbiamo votato convintamente contro un documento privo di visione sul futuro del Piemonte”

«Quello approvato oggi dalla destracentro in Consiglio regionale è un bilancio senza capo né coda, con misure a pioggia senza un disegno complessivo e una programmazione. Un bilancio che denota mancanza di visione sul futuro del Piemonte, di chiaro stampo pre-elettorale e infarcito di promesse. Non si investe, non si spende e si fa finta di incassare. L’“altra velocità” annunciata da Cirio per il Piemonte si è trasformata in una marcia indietro. Come quella fatta sull’esenzione dal bollo per le auto Gpl, metano e ibride, dove la maggioranza ha ancora una volta confermato le sue divisioni. Vengono tagliati i fondi per il trasporto pubblico locale (i fondi destinati all’Agenzia per la Mobilità sono tagliati di ben 1,5 milioni di euro e a quota regionale di cofinanziamento per gli enti locali destinati ai servizi minimi di trasporto pubblico è ridotta di 10 milioni di euro); non si fanno vere assunzioni nella sanità (nel 2022 abbiamo perso più di mille dipendenti); non si riescono a trovare i fondi per la progettazione degli ospedali che Icardi continua a credere di poter realizzare tramite l’Inail; si tagliano i sussidi a studenti e famiglie (una riduzione di  circa 3,2 milioni, più del 20%, sugli assegni di studio) E mancano risorse su disabilità e non autosufficienza. E sul fronte delle spese si ricorre ai fondi europei: pagare con i fondi europei le borse di studio, sempre erogate con fondi regionali, è sicuramente una scelta legittima, ma spendere a pioggia le risorse regionali così liberate certamente non lo è. Al Piemonte occorrono investimenti, non bonus una tantum! Tutte le proposte del PD sono rimaste inascoltate. Dalla richiesta di stanziare adeguate risorse a favore dei centri antiviolenza con case rifugio per compensare i drastici tagli del Governo Meloni alla proposta di rifinanziare la legge 41/1985 relativa al restauro di monumenti partigiani. Proseguiremo la nostra battaglia in sede di assettamento di bilancio, sperando che la maggioranza e la Giunta Cirio abbiano voglia di rimediare a qualche errore. Per ora, di questo bilancio non resterà nulla da ricordare, solo debiti da pagare, tagli e promesse».



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