NO ALL’ATL DELLE ZANZARE

Già 20 comuni novarese sono soci del distretto dei Laghi. Andava sostenuta una scelta di quadrante

E’ vero che la legge nazionale impone degli accorpamenti, ma questi si possono fare con giudizio, mettendo al centro lo sviluppo del territorio, oppure assecondando i campanilismi locali. Purtroppo Cirio e la destra in Piemonte hanno scelto la seconda strada. Saremmo stati d’accordo alla creazione di un ente di quadrante, ma siamo contrari alla creazione di quella che si configura come l’azienda turistica più povera del Piemonte. Come se la Regione volesse creare una ATL delle zanzare” dichiarano i Consiglieri del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale a Novara e il Consigliere Regionale Domenico Rossi.

Questo accorpamento è la manifestazione evidente del fallimento della destra novarese e della poca attenzione nei confronti del nostro territorio da parte della regione. Nonostante una forte presenza di rappresentanti della Lega in Giunta e in Consiglio Regionale e il Presidente della Provincia in capo a Fratelli d’Italia, la destra nostrana non è stata in grado di tutelare il valore turistico del novarese. Si corre il rischio concretissimo di disperdere tutto il lavoro fatto dall’ATL di Novara negli anni scorsi”, spiega Nicola Fonzo, capogruppo PD in consiglio comunale.

Con l’accorpamento delle province di Novara, Biella e Vercelli rischiamo di avere una ATL indebolita e depauperata. Il percorso naturale sarebbe stato quello di una fusione di quadrante o tra Novara e il Distretto dei laghi considerato che già 20 comuni della provincia di Novara fanno capo a quest’ultimo” aggiunge Fonzo.

Al di là dei singoli provvedimenti è la logica di fondo ad essere sbagliata” afferma il Consigliere Regionale Rossi. “Alle Atl più piccole vanno le briciole – spiega il rappresentante Democratico – a quelle più grandi i maggiori aiuti, come dimostrano le quote di partecipazione della Regione nelle singole ATL e gli ultimi aumenti di capitale. Come mai nel VCO la Regione partecipa al 40% mentre nella nuova ATL novarese si ferma al 27,5%? Sia in termini di quote sociali sia in termini di contributi assoluti la Regione privilegia i più ricchi. Andava fatto esattamente il contrario: se il lago e le Langhe attirano di più, occorre fare leva su questo per proporre percorsi che portino i turisti anche nel resto del Piemonte”.
Da questo presupposto il giudizio sul nuovo accorpamento. “La scelta di unire le ATL di Novara, Vercelli e Biella è sbagliata. Andava costruita un’azienda turistica di quadrante con l’obiettivo di mettere insieme i territori più forti dal punto di vista turistico per essere di supporto allo sviluppo delle altre aree. Invece, la Regione ancora una volta si fa guidare dai diktat dei partiti locali rinunciando al suo ruolo di programmazione super-partes” conclude Rossi.

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