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Città della Salute. Il Consiglio approva nei tempi auspicati si vigili sulle priorità del prossimo Governo 

“Sono soddisfatto che l’iter sia andato avanti nei tempi che avevamo auspicato con la nostra ultima interrogazione. Uno dei compiti dell’opposizione è quello di sollecitare in maniera costruttiva affinché i procedimenti importanti vengano portati avanti senza ritardi, come facciamo dall’inizio della legislatura” afferma il vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Piemonte, Domenico Rossi.

“E’ confermato anche il passaggio formale del Ministro della salute sul nuovo Accordo di Programma tra Regione e Ministero della Salute. La firma c’è, ora occorre soltanto quella del MEF che auspichiamo arrivi in tempo per la conferenza stato regioni del prossimo 12 ottobre per evitare rallentamenti dovuti alla formazione del nuovo Governo” dichiara il consigliere Dem.

Un’ulteriore fonte di possibili ritardi quindi è stato superato ma è lo stesso Rossi ad invitare alla cautela. “Quattro anni fa con la Giunta Chiamparino avevamo un piano di edilizia sanitaria regionale già finanziato, bastava solo metterlo in pratica. Eppure, con il cambio di Giunta in Piemonte si sono accumulati ritardi o per i continui richiami a forme di finanziamento  alternative mai concretizzate, nel caso di Novara, o per la messa in discussione dei progetti, come a Torino e Verbania. Con il risultato di avere o i progetti bloccati, da Torino a Verbania, o in ritardo, come nel caso di Novara, perché i mesi persi hanno fatto sì che il bando di gara si svolgesse in un periodo che ha incrociato le difficoltà legate all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime” sottolinea  il vicepresidente della Commissione Sanità. 

“Novara e il Piemonte non possono più rimandare questi interventi, come dimostrano i crolli avvenuti alle Molinette nelle ultime ore. Un’edilizia sanitaria moderna, insieme a un rilancio dei progetti di ricerca, è una priorità assoluta: lo dobbiamo ai cittadini, ai tanti lavoratori del comparto, ma è necessaria anche per arginare la mobilità passiva che ogni anno costa diversi milioni di euro alle casse della Regione Piemonte. Se vogliamo, infatti, che i cittadini restino in Piemonte occorre offrire tempi rapidi e interventi di qualità” conclude Rossi. 



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