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Il PD in Consiglio Regionale boccia il bilancio di Cirio senza appello: buchi, tagli e nessuna visione

Nel corso della discussione in aula del Bilancio sono emerse tutte le mancanze strutturali del documento finanziario approvato oggi: tagli inaccettabili sul diritto allo studio, la cultura, le politiche sociali, la non-autosufficienza e dimentica completamente investimenti nell’ambito sanitario.

Ancora una volta Cirio e la sua Giunta hanno confermato l’incapacità di offrire un progetto organico e di ampio respiro alla nostra regione, oltre ad essere subordinati ai conflitti interni alla maggioranza, come ha dimostrato anche la gestione dell’emendamento Marrone a favore delle associazioni pro-vita, presentato senza il confronto con le altre forze politiche: un documento che ha bloccato il Consiglio per giorni. Gli interventi dell’opposizione sono serviti solo per porre qualche correttivo, come nel caso dell’emendamento, accolto dalla maggioranza, che ho presentato per aumentare le risorse dedicate al progetto di patentino per lo smartphone (da 170 a 240mila euro).

Purtroppo non è stato così per la maggior parte delle altre nostre richieste, come il caso della bocciatura dell’emendamento che chiedeva di ripristinare parte dei fondi tagliati alle Province per il sostegno agli alunni con disabilità. In pochi anni lo stanziamento è passato  da 8 a 4,5 milioni di euro mentre le certificazioni degli alunni sono in aumento. Ci saranno conseguenze drammatiche sul sistema scuola, i ragazzi, le famiglie, ma anche da un punto di vista lavorativo per i tanti educatori coinvolti.

 

PRESIDENTE DEL GRUPPO PD IN CONSIGLIO REGIONALE E CONSIGLIERE REGIONALE PD DI CUNEO: “BUCHI, TAGLI E NESSUNA VISIONE. ECCO IL BILANCIO DELLA GIUNTA DI CENTRODESTRA”

<Il Bilancio della Giunta di centrodestra, approvato oggi, si può riassumere con poche parole: buchi, tagli e nessuna visione politica per il futuro della nostra Regione. Non ci sono investimenti strategici e politiche industriali, politiche per i giovani e politiche sanitari. Dopo tre anni son state azzerate le risorse accantonate negli anni passati e oggi abbiamo zero risorse. I nodi vengono al pettine. Come farà il Piemonte, in una situazione simile, a rispondere alle esigenze dei cittadini, ai nuovi bisogni che la pandemia ha evidenziato con drammatica chiarezza?> dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale.

<Rileviamo, purtroppo, che se all’ordinaria gestione si provvede sforbiciando qua e là, continua a mancare una visione del futuro, un’idea di ripensare l’economia e di creare una Regione attrattiva, di prevedere incentivi per il mondo delle imprese, in particolare delle pmi. Insomma – conclude il Presidente del Gruppo Pd – la giunta Cirio voleva imprimere un’altra velocità al Piemonte invece dopo tre anni lo ha definitivamente fermato!

<Un bilancio che ha avuto un approccio ideologico, concentrandosi sul supporto alla maternità: un tema in carico ai consultori, che sono i nostri interlocutori quando si parla di spesa pubblica su questo tema. Il nostro emendamento al bilancio sul tema è stato travolto da quello dell’assessore Marrone e quantomeno, dopo lungo confronto, c’è rimasta una traccia del nostro lavoro – dichiara il consigliere regionale di Cuneo e relatore di minoranza –  Lo si evince nel merito dei fondi che devono essere valutati, come deve essere valutato il modo con cui erogarli, attraverso un interlocuzione con i consorzi socio assistenziali. Si è trattata di una discussione ideologica di distrazione, ci ha portato lontano dai temi reali che avremmo voluto portare in questo bilancio>.

<E’ trapelata in questi giorni una deriva ostruzionistica fine a sé stessa perché non è fondata su una battaglia politica: quando si tratta di fare ostruzionismo, anche se ci piace poco il metodo, se è necessario lo facciamo; lo abbiamo fatto, ma quello fine a se stesso non lo apprezziamo e ne siamo distanti> aggiunge il relatore dem.

<Dopo tre giorni, in quest’aula non ci sono né vinti né vincitori. C’è una grande sconfitta, e lo dico con un po’ di tristezza: è la politica, che dovrebbe risolvere i problemi e dare le linee strategiche in anni difficili che stiamo vivendo. Noi siamo quelli che in questi giorni e in questa aula avrebbero dovuto dare speranza ai cittadini, alle imprese che fan fatica, al mondo del volontariato – conclude il consigliere di Cuneo – . La sconfitta è la politica e con essa la giunta Cirio , la maggioranza di centrodestra. Lo sono purtroppo i destinatari della nostra azione politica: il Piemonte e i piemontesi, abbiamo scritto in questi giorni una pagina non bella. Come Pd in questi anni lavoreremo per riscattarla e per convincere i piemontesi che esiste un’altra politica e che un altro governo è possibile>.

N.B. La presente comunicazione è effettuata in forma impersonale secondo quanto disposto dall’art 9 comma 1 della legge 22 febbraio 2000 n 28 in tema di par condicio nei periodi pre- elettorali e referendari.

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