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Piemonte in ritardo sui vaccini ai migranti: non si metta a rischio la campagna vaccinale

“Trascurare la vaccinazione delle migliaia di immigrati irregolari sarebbe un errore grave, una mancanza che potrebbe mettere a rischio la buona riuscita della campagna vaccinale stessa: il virus non distingue chi ha i documenti da chi non li ha”. Lo afferma il vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi che ha interrogato nella giornata odierna l’assessore competente con quali tempi e modalità il Piemonte intenda procedere alla vaccinazione dei migranti senza un regolare permesso di soggiorno (leggi il testo integrale dell’interrogazione qui).

“E’ una questione di giustizia garantire a tutti gli esseri umani il diritto di ricevere stessi servizi sanitari in un determinato territorio senza alcuna distinzione, come peraltro sancisce l’articolo 32 della nostra Costituzione. In questo caso, inoltre, le ragioni di giustizia sociale incontrano quelle della scienza poiché sul piano epidemiologico la campagna di vaccinazione avrà maggiore efficacia se riusciremo a raggiungere la più alta percentuale di popolazione presente sul territorio nazionale” aggiunge il consigliere Dem. 

Non è un caso che lo scorso sabato 18 giugno il Ministero abbia emesso una circolare in cui invita le Regioni ad includere gli stranieri irregolari nel piano vaccinale suggerendo l’utilizzo del vaccino Johnson&Johnson ed evidenziando come proprio gli stranieri ed in particolare i lavoratori stagionali possano essere particolarmente esposti alla variante Delta. “Come intende rispondere il Piemonte alla sollecitazione del Ministero?” domanda il vicepresidente della Commissione Sanità. L’assessore alla sanità Luigi Icardi ha spiegato che proprio in questi giorni si stanno tenendo gli incontri tra ordine dei medici e associazioni di volontariato che intercettano i migranti per stabilire i protocolli di vaccinazione. “Siamo ancora una volta in ritardo, non abbiamo ancora definito le prassi… forse perché non abbiamo considerato il problema finché il Ministero non ha suonato l’allarme. Mi auguro che l’interrogazione sia utile ad accelerare su questo fronte e allineare il Piemonte alle Regioni più virtuose” commenta Rossi evidenziando che “in Emilia Romagna già da inizio Giugno hanno superato il problema consentendo l’iscrizione sul proprio portale attraverso l’inserimento dei codici STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) ed ENI (Europei Non Iscritti). Campania e Puglia si sono adeguate includendo gli SPT e gli ENI tra le categorie che possono sottoscrivere la manifestazione di interesse per la vaccinazione Covid19 necessaria per l’inserimento nelle liste vaccinali. A breve si allineeranno anche Veneto, Friuli, Toscana e Lazio”. 

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