Il 118 depotenziato in estate: medici insufficienti per tutti i turni. Depotenziato il servizio di Gattinara e Omegna

“Non possiamo permetterci depotenziare il servizio di 118 durante il periodo estivo. La Regione deve mettere in campo soluzioni in tempi rapidi per scongiurare la carenza di personale medico perché in molti casi si tratta di un intervento che decide della vita delle persone”. Lo afferma il vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Piemonte, Domenico Rossi, che ha interrogato (leggi il documento qui) nell’odierna seduta del Consiglio Regionale l’assessore competente su un problema che mette a rischio la salute dei piemontesi.

“Ho deciso di interrogare l’assessore dopo essere stato messo a conoscenza del depotenziamento del servizio di 118 per le sedi di Gattinara e Omegna, che perderanno il medico a bordo nei mesi di luglio e agosto. Ma situazioni analoghe riguardano anche altre zone del Piemonte” precisa Rossi evidenziando che “questa situazione influirà anche sugli accessi ai DEA del territorio”.

“Occorre un intervento tempestivo della Regione per superare le criticità del servizio di 118 e che tenga insieme il diritto alle ferie dei lavoratori a quello alla salute dei cittadini” prosegue il consigliere Dem.

L’assessore Icardi, che non ha fornito un quadro dettagliato della situazione regionale, ha voluto puntualizzare (leggi risposta qui) che non si prevede la sospensione del servizio ma una sua rimodulazione, ovvero un temporaneo e parziale declassamento dei mezzi di soccorso avanzati, compresi di medico a bordo, in mezzi di soccorso di base, con la sola presenza di infermiere, supportate dalle  auto mediche delle zone limitrofe e dall’Elisoccorso. Gli unici casi in cui l’assessore ha riferito puntualmente sono satti quelli che ho io stesso sollevato: ad Omegna il declassamento sarà dalle 8 alle 20, per Gattinara invece per tutte le 24 ore. 

“La questione che ho sottoposto oggi all’assessore si inserisce nel problema nazionale della carenza di personale sanitario con particolare riferimento alla dirigenza medica. L’emergenza Covid – conclude Rossi –  ha fatto esplodere ulteriormente la situazione, che va affrontata come priorità assoluta. Da due anni, inascoltati, avanziamo due proposte: finanziare un numero maggiore di borse di studio per specializzandi, privilegiando le discipline nelle quali è più difficile reclutare personale, e mettere in campo un piano straordinario di assunzioni. E’ l’unico modo per evitare di finire sempre in emergenza”. 

 

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