Cerca
Close this search box.

I medici di base rinunciano anche per mancanza di vaccini: si affronti il problema della distribuzione 

Nonostante il protocollo firmato lo scorso gennaio con i sindacati di categoria, non decolla l’adesione dei medici di base alla campagna vaccinale. Solamente 962 medici di medicina generale sui 3.000 operanti sul territorio regionale, infatti, hanno aderito. Non solo, si registra una costante riduzione: si è passati dai 1.012 del 26 aprile, ai 985 del 5 maggio per arrivare ai 962 del 13 maggio. 

Tra i motivi di questo trend preoccupante la difficoltà di approvvigionamento delle dosi di vaccino da somministrare che rende di fatto poco significativo lo sforzo dei medici causandone la conseguente defezione. Abbiamo raccolto questa segnalazione e i conseguenti disagi e chiesto (leggi l’interrogazione qui) all’Assessore quali provvedimenti intende mettere in atto per superare tali criticità e aumentare ulteriormente la velocità della campagna vaccinale. 

La risposta dell’assessore Icardi non è stata esaustiva (puoi leggerla qui). Abbiamo intuito che l’assessorato sta esplorando nuove formule per la distribuzione, ad esempio, consentendo il passaggio diretto dalle Asl ai medici superando l’intermediazione delle farmacie. Inoltre, sarebbe in attesa delle nuove regole di Ema e Aifa sulla catena del freddo per consentire ai medici di somministrare nei propri ambulatori anche Moderna e Pfizer. 

Ci auguriamo che queste risposte arrivino presto insieme a quelle sulla condivisione della agende che, ad oggi sono separate rispetto a quelle degli hub vaccinali, e questo fa sì che non tutti i cittadini siano nelle condizioni di ricevere una data certa al momento della prenotazione.

 

Cerca