Gioco azzardo patologico: L’operazione verità sia fatta in aula, con le opposizioni. La verità la dicono i numeri e i testimoni del territorio, non le campagne leghiste

La Lega, oramai sempre più isolata, annuncia un’operazione verità sul gioco d’azzardo patologico sui social network… A noi, invece, interessa fare un’operazione verità con i piemontesi e in Consiglio Regionale, dove, invece, i rappresentanti del Carroccio si defilano eliminando ogni forma di confronto con le forze politiche e con il mondo esterno.

Forse non vogliono sentirsi dire dall’Ordine dei medici, da quello degli psicologi, dagli assistenti sociali, dalle associazioni antimafia, dai movimenti cattolici, dalle fondazioni antiusura, e anche dai rappresentanti delle forze dell’ordine che la legge è un punto di equilibrio importante, che regola un settore cresciuto enormemente negli ultimi anni senza bloccarlo, mentre porta un beneficio enorme in termini di salute per i cittadini piemontesi. Basta leggere gli studi di questi anni e le diverse prese di posizione che in questi giorni stanno arrivando da più parti.

Ma sappiamo che la Lega preferisce la propaganda al confronto democratico. Tramite essa può continuare a spacciare come vere delle posizioni che non hanno alcun riscontro fattuale. Come la bugia per cui questa legge non abbia prodotto effetti per i ludopatici quando tutti i report istituzionali e scientifici dicono il contrario. Oppure come quella per cui verranno aumentate con la nuova norma le risorse per la lotta alla ludopatia quando da due anni sono fermi nei cassetti della giunta fondi e progetti inutilizzati.

Per non parlare della strumentalizzazione in atto sul tema del lavoro. Non c’è alcun riscontro ufficiale alle stime di numeri continuamente rilanciati e ricordiamo che sono ormai passati cinque anni da quando la norma è  stata approvata dando tutto il tempo necessario per adeguarsi.

Due anni di immobilismo della destra, in cui la maggioranza avrebbe potuto produrre analisi serie e fondate anche sulla questione del lavoro. Invece nulla. Forse perché sanno che avrebbero trovato dei numeri diversi da quelli che millantano. Una cattiva politica che oggi fa davvero male al Piemonte da un punto di vista economico, sociale e sanitario.

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