Azienda Zero: la sanità deve essere potenziata non accentrata, la maggioranza sospesa il provvedimento

“Siamo di fronte a una bocciatura senza appello. Rileviamo che negli interventi dei soggetti auditi sono emersi dubbi e preoccupazioni pressoché unanimi sulla tempistica scelta dalla maggioranza, sulle modalità e sui contenuti. Li condividiamo e ce ne faremo portavoci in sede di discussione. Interverremo con forza per correggere le storture di una proposta di legge che rischia di creare solo confusione. Ribadiamo che ci saremmo aspettati da parte della Giunta Cirio una riforma globale della sanità attraverso la riscrittura di un nuovo Piano socio-sanitario modulato anche in base alle nuove esigenze che la pandemia ha creato o reso più evidenti. Provvedimenti frammentari e scollegati rischiano di creare caos e disgregazione tra Regione e interlocutori del mondo sanitario piemontese” affermano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi.

“La maggioranza – proseguono gli esponenti dem – sta sbagliando i tempi perché decide di aprire questa discussione nel pieno della terza ondata, il metodo, perché ha scelto di non confrontarsi con nessuno, ma ha anche esagerato nel trasferire funzioni all’Azienda Zero. Questa scelta da un lato svuota quasi completamente l’Assessorato regionale delle proprie competenze e dall’altro marginalizza le Aziende sanitarie locali e i sindaci senza chiarire le relazioni tra i diversi attori della sanità regionale. Il Pd vuole entrare nel merito del disegno di legge e rileviamo che sono tante le questioni poste dagli auditi che meritano un approfondimento: i rapporti tra le Direzioni regionali, il Direttore dell’Azienda Zero e l’Assessorato, così come i rapporti con SCR”.

“Abbiamo già visto quali problemi può provocare una catena di comando poco chiara nei rapporti con le Aziende e SCR per gli acquisti – precisano Gallo e Rossi – Occorre, quindi, chiarire bene come avverrà il reclutamento del personale e il rapporto con le organizzazioni sindacali e, più in generale, chi, da cosa e dove stanno le responsabilità. I nodi da sciogliere sono tanti. Quindi, il nostro Gruppo presenterà una serie di emendamenti con l’obiettivo di migliorare il provvedimento, ma ci auguriamo che la Maggioranza scelga la strada dell’ascolto e delle scelte condivise e non quella della prova di forza. La sanità dovrebbe, infatti, essere potenziata sia attraverso il personale sia attraverso la destinazione di risorse. L’organizzazione deve succedere alla pianificazione e non il contrario”.

“Gli interventi degli auditi – concludono i Consiglieri regionali Pd – ci consegnano molte preoccupazioni che non possono essere ignorate. Non abbiamo pregiudizi sulla riforma, ma dopo la giornata odierna chiediamo alla Maggioranza di sospendere l’esame di un provvedimento tanto controverso. La Giunta apra un confronto a 360 gradi su questa riforma e sulla riforma della sanità piemontese. Perché diversamente più che di Azienda Zero sarebbe più corretto parlare di confronto zero. Ma non è la strada giusta per riforme solide e durature”.

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