Come funzionerà la campagna vaccinale in Piemonte?

In molti, in questa prima fase di avvio, si chiedono come funzionerà la campagna vaccinale in Piemonte.

Io stesso ho sollecitato l’assessore per avere un’informativa in merito, che oggi è arrivata in Commissione Sanità.

Alla fine di una lunga giornata posso dirvi quanto conosciamo sulla prima e sulla seconda fase.

PRIMA FASE.

In Piemonte si dimostra tutto sommato un discreto andamento.

Tra oggi e domani si raggiungerà l’80% delle dosi ricevute. La Regione ha scelto inoltre di conservare, in via precauzionale, il 20% delle dosi, per la seconda somministrazione.

Restano grandi difficoltà in merito alle RSA, difficoltà che presentano una duplice natura: da un lato le difficoltà ad autorizzare la vaccinazione per le persone non autonome, non in grado di esprimere il consenso informato, ma prive di tutela giuridica; e dall’altro la scarsa adesione del personale, che al momento rimane molto bassa.

Rimangono infine aperti due problemi: la farmacovigilanza, necessaria per allargare il controllo dell’efficacia dei farmaci nel momento del loro uso su larga scala, dopo la loro scoperta o messa a punto; e il rischio di sprecare alcune dosi, criticità che in questa prima fase non è ancora monitorata con le dovute attenzioni. Il pericolo è quello di sprecare alcune dosi per disfunzioni organizzative o perché qualcuno non si presenta all’appuntamento.

Su entrambi questi aspetti l’assessore ha ammesso che occorre un approfondimento.

Così come non nasconde che si facciano ancora troppi pochi tamponi nella nostra regione, tale per cui le performance su vaccini e i tamponi sono stati inseriti negli obiettivi dati ai direttori generali.

SECONDA FASE

Questa fase si prospetta ancora molto incerta, e diverse sono le questioni da sciogliere:

  1. La disponibilità dei vaccini: per ora possiamo usufruire solo del vaccino Pfizer e poche dosi di Moderna, mentre si sta aspettando l’autorizzazione di Astra-Zeneca, che potrebbe arrivare entro la fine del mese di Gennaio. Solo quando avremo la certezza delle dosi a disposizione si potrà programmare la seconda fase;
  2. Il target vaccinale: vale a dire le categorie interessate alla somministrazione, a seguito della copertura avvenuta per operatori sanitari e ospiti in RSA. Queste saranno definite da Roma. La Regione ne prenderà atto. Al momento nessuna novità in merito rispetto a quelle individuate nel primo piano del Governo (elenco), ma potrebbero essere modificate.
  3. La disponibilità del personale “vaccinatore”: serve un “esercito” ha detto l’assessore, ma per ora ancora non esiste. Da un lato è previsto il personale reclutato da Arcuri, non senza problemi legati alla figura degli infermieri. Dall’altro si sta chiudendo un accordo con MMG, PLS e farmacisti, ma che, ad oggi, non è ancora stabilito.
  4. In fase di definizione anche il sistema di prenotazione delle somministrazioni, che sarà più complesso di quello dei vaccini antinfluenzale perché dovrà prevedere due appuntamenti per ogni soggetto, ma su una popolazione molto ampia.

Su questi aspetti occorrerà aspettare.

Vi darò aggiornamenti non appena arriveranno.

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