Ludopatia: le risorse ci sono, ma il piano regionale di prevenzione è fermo

“Più di un milione di euro già stanziato per la prevenzione sul gioco d’azzardo, ma il Presidente Cirio non li spende. E’ scandaloso”. Parole del vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Piemonte, Domenico Rossi, che si riferisce all’attuazione del Piano Regionale per la prevenzione e contrasto al Gioco d’azzardo Patologico. “La legge – spiega il consigliere Dem – prevede un piano di comunicazione, annunci stampa, azioni sui social media, l’attivazione di un numero verde, una campagna di sensibilizzazione, la diffusione del logo “Slot, no grazie”, persino un software per monitorare il rispetto della norma, ma nulla di tutto questo è stato realizzato nonostante sia tutto pronto da più di un anno”.

E’ quanto emerge dalla risposta che la Giunta ha fornito oggi a un question time del gruppo M5S. Sono state impiegate le risorse dedicate alla cura e in capo alle aziende sanitarie, mentre sono proprio quelle in capo alla Presidenza della Regione che sono sospese. Le risorse disponibili ammontano a circa 1,1 milioni di euro, soltanto 130mila sono stati utilizzati per la formazione della Polizia locale e per supportare Ires nella realizzazione dei report periodici.

“E’ inammissibile. Si tratta evidentemente di una scelta politica che svela definitivamente una volontà chiara del centrodestra: quella di non dare attuazione alla legge in vigore per cancellarla al più presto anche in quelle parti che nulla hanno a che fare con il distanziometro e la salvaguardia dei posti di lavoro. Se il Piemonte non attua la campagna di informazione e prevenzione sul GAP resta solo l’azione a sostegno delle lobby del gioco” incalza Rossi chiamando in causa direttamente il Presidente: “Quali sarebbero di dati se avessimo portato avanti anche le iniziative di informazione e prevenzione? Con ogni probabilità avremmo dei risultati ancora migliori di quelli esistenti, ma la destra ha altri obiettivi. Cirio ci deve delle spiegazioni, le deve a tutte le persone e alle loro famiglie che soffrono a causa del Gioco d’azzardo Patologico”.

 

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