Gestione Covid in Italia: Piemonte fanalino di coda, dopo la Lombardia

Come è andata la gestione dell’emergenza in Italia?


A raccontarcelo, oggi, su La stampa, è il Direttore scientifico dell’Osservatorio della Cattolica.
Cinque gli indicatori presi a riferimento: il tasso di letalità e l’ospedalizzazione, il numero dei tamponi, il contenimento dell’epidemia, e la percentuale di vaccinati contro l’influenza.


Il Piemonte, neanche a dirlo, risulta, al penultimo posto, fanalino di coda dopo la Lombardia, con un alto tasso di letalità e ricoveri in terapia intensiva e un numero insufficiente di tamponi eseguiti.
Abbiamo più volte, con atteggiamento collaborativo, come impone un’emergenza di tale portata, riportato le criticità e i dubbi relativi ad una simile conduzione.

Non solo noi come minoranza, ma hanno provato a prendere parola l’ordine dei medici, i sindacati, gli infermieri, gli operatori socio sanitari. Inutilmente.


Ora, nell’interesse dei cittadini e con l’intento di non ripetere gli errori commessi, specie in vista di una nuova ondata pandemica in autunno, chiediamo a questa maggioranza e al Presidente Cirio, garante di tutti i piemontesi, la necessità di istituire una Commissione d’indagine.


Gli sbagli commessi sono gli occhi di tutti. Ripetutamente stampa e media, così come tutti i soggetti coinvolti in prima linea, hanno messo in evidenza le falle del sistema assunto.
Perché allora il centro-destra si sottrae a questa analisi della gestione e rifiuta la commissione?
Cosa temono si possa scoprire?


Abbiamo il dovere di proteggere i cittadini: concedetela, a tutela della salute di tutti i piemontesi.

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