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Ancora troppa superficialità nella gestione dell’emergenza nelle RSA

Si può convocare una conferenza stampa dedicata al monitoraggio delle residenze sanitarie assistenziali e fornire i dati sbagliati? Sì…

E’ quello che è accaduto ieri durante l’incontro in streaming con la stampa organizzato dall’Unità di crisi del Piemonte che, oltre ad autoassolversi come al solito, per la provincia di Novara ha letteralmente “dato i numeri”.

Non è la prima volta che assistiamo ad episodi di pressapochismo su un tema che, invece, richiederebbe massimo rigore ed attenzione. La puntualità e la correttezza dei report, che è mancata anche in Consiglio e nelle Commissioni, è elemento preliminare ad ogni tentativo di analisi e programmazione. Per questo già nel consiglio regionale dello scorso 31 marzo chiesi al Presidente Cirio che gli assessori presenti in Commissione Sanità di fornire relazioni scritte e aggiornate.

Ogni informazione fuorviante o che ingeneri confusione non fa il bene del nostro territorio di fronte all’emergenza sanitaria.

Alla piccola “bugia” sui tamponi dell’assessore Icardi che durante la conferenza stampa ha parlato di 5.000 test al giorno, quando in realtà solo tra il 10 e l’11 aprile si è arrivati al numero dichiarato, mentre nei giorni precedenti il Piemonte è  rimasto di molto sotto (si veda grafico allegato), si aggiungono i dati completamente errati su Novara.

Non sono stati eseguiti 3.180 tamponi nelle RSA novaresi, e non è vero che ci sono 0 casi in attesa di esito come comunicato dall’unità di crisi e riscontrabile nella tabella illustrata in conferenza e allegata al comunicato. Trattandosi di dati difformi da quelli che mi aveva comunicato il commissario ad acta il 14 aprile, ho subito telefonato in unità di crisi per segnalare l’errore e mi sono stati comunicati i dati corretti: in provincia di Novara, per le RSA sono stati effettuati 1.227 tamponi agli ospiti e 876 agli operatori. Di questi sono positivi rispettivamente 238 e 186, esclusi quelli in attesa di esito.

Dai dati in mio possesso, forniti dall’ASL di Novara alla data del 14 aprile, si contavano circa 1.200 tamponi effettuati in totale, 1.000 sugli ospiti e 200 circa sugli operatori con il 36% dei pazienti positivi e il 35% tra gli operatori (esclusi i casi in attesa di esito che potrebbero far alzare la percentuale), all’interno di un cronoprogramma che prevede test nelle RSA almeno fino al 25 aprile.

Ho chiesto un ulteriore aggiornamento alla data odierna. Mi auguro che almeno i dati relativi alle altre province siano corretti; chiederò spiegazioni durante la Commissione Sanità prevista per domani pomeriggio.

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