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Sanità: proposte per la gestione dell’emergenza e un piano per il recupero delle visite e gli interventi.

Alla luce dell’odierna commissione sanità non possiamo che ribadire come sia necessario fare di più e farlo in fretta perché, seppure in miglioramento, la situazione della nostra Regione è una delle più serie a livello nazionale: basta guardare il numero dei decessi in rapporto al numero dei contagiati che è doppio rispetto al Veneto. Per questo mi auguro che il Presidente e l’Assessore sappiano accogliere tutti i contributi costruttivi.

In tal senso domani presenterò in Consiglio Regionale un Ordine del Giorno che guarda in particolare alla stabilizzazione e al post emergenza Covid: ora che i dati epidemiologici ci fanno sperare in un rallentamento e in un calo dei contagi occorre programmare la fase successiva e accompagnare il sistema all’uscita dall’emergenza dei ricoveri e delle terapie intensive, a partire da un piano per il recupero delle visite e gli interventi programmati che sono stati rimandati in questi mesi. Non appena i contagi caleranno bisognerà trovare un equilibrio tra la cura dei malati Covid e la ripresa, in sicurezza, degli interventi e delle visite che rispondono ai restanti bisogni di salute. Considerate le liste di attesa che normalmente esistono in Piemonte non possiamo immaginare di spostare tutto semplicemente più in là nel tempo.

Non solo, la crisi deve produrre apprendimento da tradurre in cambiamento: sarà necessario implementare  il “Piano Regionale per le emergenze sanitarie” sulla base di quanto appreso, finanziare maggiori borse di studio regionali per specializzandi in medicina e il rinnovo del piano assunzioni del personale sanitario che la precedente giunta mise adottò nel 2018, dopo anni di blocco. Servirà rafforzare la rete territoriale e la telemedicina a partire dalla finalizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.

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