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Ancora un rinvio per la Città della Salute di Novara

Poteva essere la giornata dell’approvazione della legge regionale richiesta dal Ministero necessaria a sbloccare il finanziamento statale per la città della salute e della scienza di Novara. Purtroppo non è stato possibile. Il PD ce l’ha messa tutta, ma non tutti hanno fatto la loro parte…

Da un lato il gruppo del Movimento 5 Stelle, che ha presentato 45 emendamenti, perché espressamente contrario alla legge e alla modalità del Partnernariato Pubblico Privato. Dall’altro la maggioranza che ha scelto di convocare una conferenza stampa durante la pausa pranzo che ha sollevato il livello dello scontro politico: al centro dell’incontro con i giornalisti l’ennesimo sfogo dell’assessore Icardi sui conti della sanità regionale.

L’Assessore Icardi dovrebbe capire che dallo scorso maggio è al governo della Regione e perciò oltre a descrivere i problemi deve indicare anche delle soluzioni. Se è vero, infatti, che nei due anni successivi all’uscita dal piano di rientro sono aumentate le spese per assumere personale e garantire farmaci innovativi, è altrettanto vero che tali spese sono state coperte da entrate straordinarie: nei conti della sanità regionale non c’è alcun disavanzo da coprire sul pregresso.

Ora il Presidente e la Giunta devono  capire  che i piemontesi si aspettano soluzioni e non titoli sui giornali: siamo sicuri che non ci sia spazio per risparmiare ancora sulle gare e le forniture? Perché non prendere esempio da quelle Regioni che studiano forme amministrative condivise per le aziende sanitarie?

Come ho ricordato in aula al capogruppo della Lega Alberto Preioni, il rischio del Piano di rientro non è legato solo alla situazione finanziaria ma anche alla capacità di programmazione… aspetto su cui la Giunta Cota si rivelò gravemente insufficiente costringendo quella guidata da Chiamparino a recuperare il tempo perso e sistemare un sistema sanità abbandonato a se stesso: ora tutto viene rimesso in discussione come dimostrano le scelte scellerate sulla rete ospedaliera del VCO.

Per quanto riguarda Novara sono convinto, comunque, che prevarrà il buon senso su un provvedimento tanto importante e che nella prossima seduta – martedì 11 febbraio – del Consiglio Regionale si arriverà al voto.

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