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Città della Salute ostaggio delle tensioni tra Lega e 5Stelle

La visita di ieri del Presidente della Regione Sergio Chiamparino all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ci ha consentito di fare il punto sull’iter per la realizzazione della Città della Salute di Novara.

In questi ultimi cinque anni Regione Piemonte non solo ha superato la situazione di dissesto economico in cui versava la Sanità piemontese ereditata dall’amministrazione Cota, ma ha ripreso ad investire in servizi, tecnologie, assunzioni e infrastrutture. Tra queste la Città della Salute di Novara cui manca soltanto il tassello del finanziamento statale per il via libera alla gara d’appalto.

Farebbe sorridere, se non fosse grottesco, il botta e risposta dei giorni scorsi tra esponenti pentastellati e leghisti. ‘L’assegno’ che consentirebbe di sbloccare la situazione è, infatti, congelato dalla richiesta del Ministro Grillo, in quota 5Stelle, che ha richiesto un nuovo esame da parte del nucleo di valutazione (l’ennesimo!). Il Presidente Sergio Chiamparino, l’Assessore Antonio Saitta, la giunta e tutta la maggioranza di centrosinistra negli ultimi cinque hanno lavorato, superando l’immobilismo della precedente amministrazione di centrodestra, per raggiungere un obiettivo importante che oggi viene messo pericolosamente in discussione.

L’inatteso stop all’iter è perciò una responsabilità condivisa del governo e dei suoi azionisti di riferimento, Lega e Movimento5Stelle: così come per la questione TAV, il Movimento 5 stelle vuole bloccare l’opera e la Lega rimane a guardare, impotente; Novara, il suo territorio, così come il Piemonte non meritano tutto questo; al contrario hanno bisogno che si proceda con la costruzione della Città della Salute e della Scienza.

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