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150.000 euro per il riutilizzo dei beni confiscati in Piemonte

Borgomanero è uno degli otto Comuni Piemontesi cui sono stati assegnati fondi per favorire il riutilizzo di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Nello specifico saranno destinati 29.000 euro per recuperare la Torretta e destinarla ad attività di aggregazione e socializzazione. “Davvero una buona notizia. E’ fondamentale che questi beni, una volta confiscati, siano davvero restituiti alla collettività rappresentando una testimonianza di legalità, giustizia e riscatto civile. La vendita, consentita dal governo con il Decreto Sicurezza, assume il sapore di una resa. Lo Stato, invece, deve riappropriarsi dei beni e restituirli alla collettività”, commenta il Consigliere Regionale Domanico Rossi. Oltre a Borgomanero, attraverso la partecipazione al bando emanato nel mese di settembre in attuazione della legge n.14/2007 “Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, riceveranno contributi i Comuni di Torino, San Sebastiano da Po, Coazze, Nichelino, Cuorgnè, Gifflenga e Gattinara. “Un impegno, quello di Regione Piemonte sul fronte dei beni confiscati, che si conferma con il  rifinanziamento dopo molti anni consecutivi della legge 14/2007 sia nel 2017 sia nel 2018, grazie all’intervento del gruppo consiliare del Partito Democratico” spiega Rossi. “Lo scorso mese di giugno – conclude Rossi – la notizia che l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati assegnava la torretta al Comune di Borgomanero, oggi il finanziamento per i lavori: per scrivere il lieto fine alla vicenda tormentata di quel bene manca davvero poco. Sono più di 10 anni che seguo questa situazione. Mi auguro al più presto di poter visitare quegli spazi definitivamente restituiti alla comunità.”.

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