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Via libera dalla Regione al progetto di ampliamento del DEA dell’Ospedale di Borgomanero

Potenziamento del Dea dell’ospedale di Borgomanero, con l’ampliamento dell’area di attesa e la creazione di un nuovo locale per l’ingresso e l’uscita dei mezzi di soccorso. È il progetto a cui stanno lavorando la Giunta regionale e l’Asl di Novara per rafforzare il presidio sanitario e migliorare l’accoglienza e l’umanizzazione delle cure. L’azienda sanitaria ha già provveduto a elaborare uno studio di fattibilità: il costo stimato degli interventi ipotizzati ammonta a 450mila euro, la tempistica prevista è di 265 giorni dall’assegnazione dei fondi richiesti, includendo  progettazione, affidamento e realizzazione dei lavori.

“Nei giorni scorsi ho chiamato il direttore dell’Asl di Novara, Adriano Giacoletto, chiedendo la predisposizione di un progetto vero e proprio, in modo da avviare quanto prima le effettive procedure per la realizzazione degli interventi”, spiega l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta rispondendo a un’interrogazione sul tema presentata a Palazzo Lascaris dal consigliere Pd Domenico Rossi. “Ringrazio l’assessore Saitta per la risposta all’interrogazione che ho presentato raccogliendo le sollecitazioni del Comitato Pro Ospedale di Borgomanero, e per l’interesse rivolto all’ospedale Santissima Trinità” sottolinea il consigliere Rossi. “Grazie al progetto presentato dall’Asl di Novara per i lavori e la razionalizzazione degli spazi del Dea – aggiunge Rossi – si potrà rispondere alle esigenze espresse dai cittadini e continuare a garantire l’eccellenza del servizio erogato dall’intera struttura apprezzata non solo nel Novarese, ma anche nel Verbano Cusio-Ossola e nella confinante Lombardia. Ora non resta che verificare i tempi per il via del cantiere affinché al più presto si risolvano le criticità evidenziate dagli utenti”.

L’attuale Dea rispetta tutte le norme di sicurezza e già oggi è facilmente accessibile sia dall’esterno che dalle altre aree dell’ospedale, ma, anche alla luce dell’aumento degli accessi registrato negli ultimi anni (nel 2016 il nosocomio ha erogato circa 45mila prestazioni all’anno mentre dieci anni prima erano 18mila), necessita di un ampliamento per garantire accoglienza e comfort a malati e familiari. La proposta progettuale prevede l’allargamento dell’area di attesa per i familiari che non accompagnano il paziente, con la creazione di servizi igienici e l’installazione di un distributore di bevande calde e di acqua, e l’ampliamento degli spazi per l’attesa post-triage, riservati a pazienti e accompagnatori. Il crono-programma dei cantieri verrà stilato in modo da garantire costantemente la continuazione dell’attività.

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