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Il Consiglio Regionale del Piemonte al fianco di Ahmad

«Nelle ultime settimane ho promosso con forza ogni azione per rafforzare il fronte di quanti chiedono la liberazione di Ahmadreza Djalai: in quest’ottica è importante la presa di posizione del Consiglio Regionale del Piemonte per la liberazione di Ahmad e per riaffermare i valori di giustizia e libertà che stanno alla base di ogni società civile». Il Consigliere Regionale Domenico Rossi commenta così l’approvazione a Palazzo Lascaris di Ordine del Giorno per la scarcerazione del ricercatore iraniano che a lungo ha collaborato con il centro Crimedim dell’Università del Piemonte Orientale. «Ho avuto modo di confrontarmi con i colleghi di Ahmad che, di fronte ad una situazione davvero delicata e complessa, hanno attivato ogni possibile azione per sollecitare la scarcerazione. Una battaglia che ha mobilitato l’Università del Piemonte Orientale, la comunità scientifica, le istituzioni ad ogni livello, a partire dalla Commissione diritti Umani con i Senatori Manconi e Ferrara e l’Alto Rappresentane per la politica estera europea, Federica Mogherini, di fronte ad un trattamento contrario ad ogni principio di giustizia» aggiunge il consigliere Democratico. Ahmadreza Djalai è detenuto dall’aprile 2016 nella prigione di Evin con l’accusa di spionaggio dove ha cominciato uno sciopero della fame dopo essere stato tenuto in isolamento assoluto per tre mesi e parziale per altri quattro. «Ahmad – conclude Rossi – ha collaborato con ricercatori italiani, israeliani, svedesi, americani e provenienti da tutto il medio oriente per migliorare le capacità operative degli ospedali di Paesi che soffrono la povertà o sono afflitti da guerre e disastri naturali e oggi rischia la condanna a morte. La sua vicenda riguarda tutti noi e per questo dobbiamo fare tutto quello che possiamo per garantire un processo giusto che garantisca il diritto di difesa e l’osservanza del diritto internazionale umanitario».

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