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Discarica di Ghemme, l’emergenza sia occasione di andare fino in fondo

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L’ordinanza del Comune di Ghemme che segue alla relazione di Arpa, ASL e Corpo Forestale relativa all’accertamento della fuoriuscita di percolato dalle vasche di contenimento della discarica di Ghemme riapre un’annosa vicenda che attende da troppo tempo una soluzione. «Questa ennesima crisi – spiega il consigliere Regionale Domenico Rossi – deve rappresentare l’occasione di andare fino in fondo ad una questione che da troppi anni mette a rischio la salute dei cittadini e provoca danni non più tollerabili a livello ambientale e rispetto alla vocazione agroalimentare dell’area». Le notizie riportate negli ultimi giorni dagli organi di informazione evidenziano anche lacune evidenti su cui è opportuno fare chiarezza.

«Prima di tutto – precisa Rossi – è necessario approfondire la notizia secondo cui la seconda fideiussione di Daneco per la gestione della discarica nel periodo che segue alla chiusura del sito non sia adeguatamente coperta. Sarebbe un fatto gravissimo che rischia di scaricare sulla collettività il costo dei danni ambientali». Un quesito, non il solo, che resta in sospeso. «Sulla chiusura del sito – aggiunge il consigliere Democratico – si sono susseguiti progetti e programmi, l’ultimo risale al maggio 2012 quando l’allora Presidente della Provincia e del Consorzio rifiuti medio novarese, Diego Sozzani, fissava in 28 mesi i temi di chiusura. Percorso che non ha avuto buon esito e ha portato nel 2014 ad una revisione del cronoprogramma da parte della Provincia: nulla da allora è cambiato, le procedure di capping restano un miraggio».

A fronte di una situazione complessa e in sostanziale stallo proprio la necessità di intervento emersa nelle ultime settimane può rappresentare un’opportunità. «Martedì presenterò un’interrogazione all’Assessore Valmaggia per capire quale ruolo la Regione potrà ricoprire nella gestione della messa in sicurezza del sito» dichiara Domenico Rossi. «Contestualmente – prosegue il consigliere – sto valutando con la presidente della Commissione regionale ambiente, Silvana Accossato, di procedere con un’audizione dei soggetti interessati dalle procedure di chiusura e bonifica. Dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti possibili e lavorare ad ogni livello istituzionale».

 

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