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Sulla riorganizzazione della rete ospedaliera in Piemonte / parte seconda

ospedaleQuesta mattina si è riunita la IV Commissione con all’ordine del giorno l’«Approfondimento da parte dell’Assessore alla sanità in ordine alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale di cui alla D.G.R. n. 1-600 del 19 novembre 2014».

Ho colto l’occasione per porre all’assessore Saitta e al direttore generale dott. Moirano – entrambi presenti – alcune questioni di carattere generale emerse dal dialogo instaurato da me sul territorio nelle settimane successive alla delibera di Giunta. Ho cercato di porre all’attenzione della commissione gli argomenti di carattere più generale evitando curvature campanilistiche. Le riporto molto schematicamente con anche, in corsivo, la sintesi della risposta dell’assessore o del direttore, sperando che siano di facile comprensione:

1.     Considerato che l’assessore ha dichiarato in più occasioni che la delibera 1-600 sulla “riorganizzazione della rete ospedaliera regionale” è l’inizio di un percorso che prevede anche un dialogo con i territori e gli operatori del settore: quali sono le modalità, i tempi e i luoghi per discutere di alcune scelte fatte con la delibera?

 A. Compatibilmente con l’accettazione dell’impianto indicato in delibera da parte del Governo, il mese di Aprile potrebbe essere un primo momento in cui dare un feedback alle richieste pervenute perchè in quell’occasione saranno nominati i nuovi Direttori Generali, ai quali verranno assegnati gli obbiettivi aziendali e di quadrante. Per quanto riguarda i luoghi, invece, convocherò delle conferenze dei sindaci a livello di quadrante. In quell’occasione come assessorato raccoglieremo le richieste dei territori che saranno valutate se compatibili con il quadro generale definito dalla delibera.

2.     Qual è la natura delle discipline indicate nell’allegato B della delibera? Si tratta di strutture complesse? La chiusura di una di esse significa soppressione di un primariato oppure chiusura del servizio?

D. Le discipline indicate nell’allegato B sono strutture complesse. Ove esse non saranno previste non sarà previsto neanche il reparto di degenza. Un discorso diverso, invece, è da fare per i servizi. Non si esclude però, nella collaborazione tra i diversi ospedali, che i servizi di riferimento possano essere garantiti tramite accordi inter-aziendali.

3.     Come mai, in delibera, la nefrologia è indicata con il codice 54 e non 29, situazione che porta a togliere i posti letto collegati a questa disciplina in tutto il Piemonte? Che cosa ne sarà di tutti i ricoveri che oggi effettuano i reparti di Nefrologia?

D. I posti letto della nefrologia sono previsti solo negli hub e non negli ospedali di primo livello. Lo prevede il regolamento e non è possibile fare diversamente. In Delibera è stato riportato quanto previsto dal Regolamento nazionale.

4.     La delibera prevede la presenza di Neuropsichiatria Infantile solamente in tre strutture regionali: OIRM, ASO di Alessandria, ASO di Cuneo.  Questo significa che negli altri ospedali, dove oggi è presente, significa che sarà eliminato il servizio?

D. Anche questa è un’imposizione del regolamento; i servizi però dovranno venire garantiti dagli accordi tra gli ospedali e il territorio.

Per approfondire ulteriormente quanto emerso durante la seduta e per poter affrontare le numerose questioni collegate alla riforma della rete ospedaliera è stato chiesto, da parte di tutti i presenti, al Presidente di convocare al più presto una nuova riunione in accordo con la conferenza dei capi-gruppo.

Durante il mio intervento ho chiesto di dare risposta affermativa alla richiesta del coordinamento dei direttori di Neuropsichiatria infantile di essere audito dalla Commissione. Ritengo che anche la questione della rete nefrologica piemontese vada approfondita, essendo un elemento di eccellenza in Piemonte.

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