Oggi ho firmato per la campagna pubblica Riparte il Futuro, che dopo un anno di lavoro insieme ai “braccialetti bianchi” in Parlamento sulla modifica dell’articolo 416ter (voto di scambio politico-mafioso) – ancora oggi nelle fasi caldissime della discussione al Senato – si propone l’obiettivo di raccogliere e monitorare il maggior numero di candidati anche alle prossime consultazioni del 25 maggio. Dai Comuni all’Europa, passando per le Regionali in Piemonte e Abruzzo.
Ho aderito a Riparte il futuro perché credo che in democrazia ci sia bisogno di istituzioni credibili. Tanto più quando le istituzioni, come in Piemonte, soccombono sotto il peso delle opacità e irregolarità. Il primo passo dunque è garantire la massima trasparenza.
Dobbiamo riappropriarci delle risorse che corruzione, mafie ed evasione fiscale sottraggono ingiustamente alla collettività.
L’unico rilancio possibile per questo Paese.