Il lavoro è la priorità dalla quale ripartire. Senza di esso le persone perdono la capacità di essere autonome, di affrontare la vita con serenità e di contribuire al miglioramento della società. Occorre reagire alla grande crisi che ha colpito l’Italia e il Piemonte con coraggio e creatività. Il Piemonte deve tornare a investire in ricerca e innovazione e valorizzazione del proprio territorio e delle proprie bellezze.
Sarà necessario dare priorità ai giovani e agli adulti espulsi dal mercato del lavoro.

I prossimi anni ci pongono una sfida grande, che supera questa tornata elettorale. Dopo la grave crisi che ha attraversato l’economia, consapevoli che non potremo creare lavoro attraverso la manifattura che ha caratterizzato il sistema produttivo del XX secolo, qual è il futuro del Piemonte? Quale quello di Novara? Credo che ci siano alcuni aspetti imprescindibili:

  1. Tutela e valorizzazione del sistema manifatturiero esistente e in particolare quello di “eccellenza” del nostro territorio.
  2. “Arte, cultura, paesaggio ed enogastronomia…” dichiara Chiamparino nel suo programma. Credo sia una delle strade maestre da perseguire per far ripartire il Piemonte e Novara. Puntare sulla qualità dei nostri prodotti, la bellezza dei nostri territori. Per aumentare l’export delle merci e aumentare l’ingresso delle persone investendo in politiche per il turismo.
  3. Ricerca e innovazione: “Università, Politecnico, Regione devono, quindi, fare ‘gioco di squadra’ per indirizzare al meglio i Fondi europei su filoni strategici al fine di attrarre nuove imprese” nei settori dell’innovazione digitale, della nanotecnologia e della biotecnologia.
  4. Green economy: come conseguenza della ricerca e dell’innovazione ma coerentemente con la tradizione già presente a Novara dovremo incentivare la nascita di processi produttivi “green”, dove il rifiuto e lo scarto diventano prodotto di altri processi lavorativi.
  5. Cooperazione sociale: la Regione dovrà facilitare il lavoro di chi si occupa di promozione umana e dell’integrazione sociale dei cittadini.
  6. Realizzazione della “città della salute”: per il nostro territorio la realizzazione del nuovo ospedale e delle strutture connesse sarà una buona occasione di creazione di posti di lavoro e di rilancio dell’economia.

FORMAZIONE PROFESSIONALE
La formazione professionale in Piemonte è un’eccellenza della nostra comunità. Da un lato aiuta i giovani ad assolvere il diritto/dovere all’istruzione e formazione e dall’altro accompagna gli adulti nel percorso di apprendimento permanente. Essa deve diventare sempre di più strumento delle politiche attive del lavoro. Dovrà giocare un ruolo chiave su due aspetti fondamentali:

  1. Youth garantee (accompagnamento dei giovani all’ingresso nel mercato del lavoro)
  2. Occupabilità e inclusione sociale attiva anche attraverso la riqualificazione delle competenze degli adulti espulsi dal mercato del lavoro
  3. Servizi al lavoro attraverso interventi di orientamento professionale, consulenza orientativa, accompagnamento al lavoro e integrazione domanda/offerte di lavoro.

La Regione dovrà recuperare il suo ruolo fondamentale di programmazione politica al fine di garantire che le risorse disponibili vengano utilizzate il più coerentemente possibile con i fabbisogni reali dei cittadini.

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