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Via libera in Consiglio Regionale al Piano Cronicità

Nella giornata di oggi il Consiglio regionale ha approvato la proposta di deliberazione n. 286 “Piano nazionale cronicità. Recepimento Accordo Stato-Regioni 15.09.2016 e approvazione delle Linee di indirizzo regionali per le annualità 2018-2019” che, grazie all’integrazione tra le diverse professionalità, mette al centro la persona e il suo progetto di cura, ma soprattutto la presa in carico dei pazienti anziani, cronici, più fragili.

La cronicità rappresenta una delle sfide più importanti per il presente e il futuro della sanità e va affrontata consapevoli del fatto che è in gioco la sostenibilità del sistema stesso. Siamo di fronte a una tendenza demografica che porterà ad avere 152 milioni di ultrasessantacinquenni nel 2060 in Europa a fronte degli 88 milioni attuali. I nostri sistemi sanitari devono trasformarsi per essere in grado di dare risposte ai nuovi bisogni di salute, che vedono aumentare il numero di persone anziane con una o più patologie croniche.

La trasformazione deve passare da una nuova cultura, da un modello integrato ospedale/territorio, dalla necessità di una valutazione multidimensionale, dalla valorizzazione della domiciliarità e dalla necessaria umanizzazione e personalizzazione delle cure.

La sfida non è solo di natura sanitaria, ma comprende le grandi trasformazioni globali da un lato e i modelli di vita sociale che stiamo costruendo nelle nostre comunità, dove la solitudine è uno dei problemi maggiori e dove sono i poveri a pagare il prezzo più alto là dove il sistema non riesce a fornire le risposte adeguate.

In Piemonte partirà una sperimentazione in 4 ASL pilota, a partire dalla quale, se gli esiti saranno quelli attesi, il modello sarà esteso a tutta la Regione

Leggi il piano conicità e i suoi allegati (A e B)

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Arriva oggi a compimento un percorso estremamente importante, attraverso il quale la Regione Piemonte dà il via a un nuovo modello di assistenza e di presa in carico dei pazienti più fragili. L’attuazione di questo piano è un passaggio fondamentale non solo per rispondere alle nuove esigenze di salute dei piemontesi, ma anche per la futura sostenibilità del sistema sanitario regionale

Lo sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta commentando l’approvazione delle linee di indirizzo del Piano regionale della cronicità da parte del Consiglio regionale.

Obiettivo del Piano è affrontare e dare risposte appropriate all’aumento delle malattie croniche, un fenomeno che si sta verificando a livello nazionale ed europeo ed è strettamente correlato all’invecchiamento della popolazione. Si stima, ad esempio, che almeno il 40% dei piemontesi con più di 65 anni soffra di una malattia cronica grave e che a livello mondiale circa il 70-80% delle risorse sanitarie sia impiegato per la gestione delle malattie croniche.

Si tratta a tutti gli effetti di un modo diverso di strutturare la presa in carico dei malati cronici – continua l’assessore Saitta -, privilegiando il territorio e la domiciliarità e affidando invece agli ospedali la competenza sulle urgenze e sull’alta specializzazione. Si punterà in questo senso sull’interazione fra le diverse professionalità, sul ruolo centrale dei medici di famiglia, sui piani di cura personalizzati per i pazienti, su progetti già sperimentati come l’infermiere di comunità e la telemedicina“.

Il Piano sarà attuato attraverso gli altri provvedimenti a cui ha lavorato e sta lavorando la Giunta regionale, come la rete delle Case della Salute, il piano per le liste d’attesa, le linee per la Sanità digitale a partire dal Fascicolo sanitario elettronico e il rafforzamento delle reti assistenziali.

La fase sperimentale, che si concluderà nel 2019, è già partita dai primi mesi del 2018. In quattro aziende sanitarie piemontesi, Asl Città di Torino, Asl To3, Asl Cn1 e Asl Vco, sono state istituite altrettante comunità di pratica composte da esperti e specialisti, per elaborare e mettere a punto i modelli di cura che verranno poi utilizzati su tutto il territorio regionale.

Si tratta di un atto importante, a cui da adesso dobbiamo dare piena attuazione con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori territoriali. Le discussioni in commissione e in aula consiliare hanno permesso, con il contributo delle forze politiche, di migliorare e chiarire alcuni aspetti delicati e sensibili. In particolare il tema dell’integrazione socio-sanitaria, cruciale per delineare un efficace piano della cronicità, rappresenta uno dei punti-chiave per costruire concretamente una filiera  della cura, che metta davvero al centro la persona, i suoi bisogni e il suo ambiente di vita. Adesso abbiamo in mano uno strumento di programmazione, che traccia una visione e avvia un processo positivo. È una sfida culturale e politica, di cui dobbiamo farci carico fino in fondo.”- ha affermato l’assessore alle Politiche sociali, Augusto Ferrari.

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